La Galleria Ponti compra opere e quadri del pittore Giulio DAnna ( Villarosa 1908 - Messina 1978). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime.
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Giulio D'Anna fu un pittore e editore italiano nato a Villarosa, in provincia di Enna, il 30 agosto 1908 e deceduto a Messina il 18 novembre 1978. La sua vita fu segnata da un profondo legame con il movimento futurista e in particolare con l'aeropittura, una corrente che esaltava la velocità, il movimento e la simultaneità, elementi chiave del Futurismo. Dopo la morte del padre, D'Anna si trasferì a Partitico, vicino a Palermo, dove entrò in contatto con l'ambiente intellettuale locale grazie al fratello maggiore Giacomo, che lavorava nella libreria Trimarchi. Fu proprio in questo periodo che D'Anna conobbe il giovane Guttuso, a cui in seguito organizzò una delle prime mostre a Messina. Successivamente, si trasferì con il fratello a Messina per lavorare nella Libreria dei Fratelli Principato, dove venne esposta l'opera di Fortunato Depero nel 1926, evento che influenzò D'Anna a esplorare la tecnica pittorica futurista, in particolare nel campo dell'aeropittura. Giulio D'Anna si distinse per la sua interpretazione personale e originale dell'Aeropittura, che denominò "Aeropittura fantastica". Questa fase artistica si sviluppò tra il 1928 e il 1931, prima che aderisse pienamente ai canoni del Manifesto dell'Aeropittura, mantenendo però uno stile distintivo e unico. La sua carriera artistica fu ricca di riconoscimenti e premi, e continuò fino al 1975, quando fu costretto ad abbandonare l'attività a causa di problemi di salute. D'Anna fu un protagonista delle avanguardie artistiche siciliane e del futurismo, partecipando a numerose mostre sia in Italia che all'estero. Tra queste, la Mostra futurista di Aeropittura e di Scenografia alla Galleria Pesaro di Milano nel 1931, la Prima Mostra Triestina di Pittura Aeropittura Futurista, e le Biennali di Venezia del 1934 e 1936. Inoltre, fu presente alla II Quadriennale di Roma del 1935 e a varie mostre intersindacali. Nel 1933, a Messina, D'Anna capeggiò uno dei nuovi Gruppi indipendenti futuristi e fu osannato da Filippo Tommaso Marinetti, che visitò le sue mostre futuriste e inaugurò la sua personale nella hall del Grand Hotel. Dopo la chiusura della parentesi futurista di altri artisti siciliani come Pippo Rizzo e Vittorio Corona, D'Anna rimase l'unico artista siciliano a rappresentare il Futurismo nelle principali mostre collettive di Aeropittura e Arte Sacra Futurista. Negli anni successivi, D'Anna si dedicò anche alla gestione della libreria D'Anna e alla casa editrice fondata dal fratello a Firenze. Continuò a dipingere, partecipando a mostre collettive cittadine e mantenendo vivo il suo interesse per la sperimentazione e le prospettive futuriste. Nel 1976, una sua antologica fu presentata a Messina da Beniamino Joppolo. Giulio D'Anna fu anche un abile restauratore di quadri antichi e un sperimentatore di tecniche polimateriche. La sua opera è stata apprezzata per il dinamismo e la capacità di rinnovarsi continuamente, rimanendo fedele ai suoi parametri di base e interpretando il Futurismo in modo autentico. La sua eredità artistica continua a essere riconosciuta e studiata, come dimostrano le mostre e le pubblicazioni dedicate alla sua figura e al suo contributo al Futurismo siciliano.
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