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Sebastiano De Albertis, nato a Milano il 14 gennaio 1828 e morto nella stessa città il 29 novembre 1897, è stato un pittore italiano del XIX secolo che ha lasciato un'impronta indelebile nel panorama artistico dell'epoca, specializzandosi in scene di genere militare e patriottico. La sua formazione artistica si svolse presso l'Accademia di Belle Arti di Brera, dove ebbe l'opportunità di lavorare negli studi dei pittori di storia Domenico e Gerolamo Induno e Roberto Focosi, apprendendo le tecniche e i temi che avrebbero caratterizzato la sua produzione futura. De Albertis si distinse per la sua partecipazione attiva alle cause nazionalistiche e alle guerre d'indipendenza italiane, esperienze che influenzarono profondamente il suo lavoro artistico. Dopo il 1855, il suo interesse si concentrò principalmente sul genere militare e patriottico, diventando noto per le sue rappresentazioni di battaglie, che ripeteva in varie versioni, diventando la sua specialità. Queste opere riflettevano non solo il suo impegno politico ma anche un profondo senso di nazionalismo, contribuendo a consolidare la sua reputazione come "pittore battaglista". Nel contesto culturale milanese, De Albertis si unì alla Società della Confusion, che in seguito prese forma istituzionale come il Circolo degli Artisti nel 1875, insieme a figure come Tranquillo Cremona ed Eleuterio Pagliano. Questo ambiente culturale, legato al movimento della Scapigliatura, influenzò la sua produzione artistica, portandolo a esplorare temi meno impegnati e più legati alla vita contemporanea, come le celebri scene di corse di cavalli. La morte prematura del suo unico figlio Enrico nel 1874 segnò un ritorno alla pittura di carattere patriottico e di marcato impegno sociale. De Albertis ricevette numerosi riconoscimenti ufficiali per il suo lavoro e nel 1884 fu nominato membro della commissione per la creazione del Museo del Risorgimento di Milano, un'istituzione dedicata alla documentazione e alla celebrazione del processo di unificazione italiana. Tra le sue opere principali si annoverano "Cavallo abbandonato", "L'alloggio militare", "L'aratro", "I due cugini", "Masaniello" (nome di un cavallo), esposte a Milano nel 1872, e "Scena militare" del 1887, conservata presso il Museo Cantonale d'Arte di Lugano. De Albertis ebbe anche un ruolo importante come educatore, essendo stato maestro di Emilio Gola, contribuendo così alla formazione della successiva generazione di artisti italiani. La sua partecipazione alle Cinque Giornate di Milano e il suo impegno nel Risorgimento italiano furono fonti di ispirazione costante per la sua arte, che si caratterizzò per la capacità di catturare la concitazione e il dinamismo delle scene belliche con crescente sicurezza e maestria nel linguaggio pittorico. Sebastiano De Albertis rimane una figura emblematica dell'arte italiana del XIX secolo, la cui opera continua a testimoniare l'importanza dell'impegno civile e patriottico nell'arte.
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