La Galleria Ponti compra opere e quadri del pittore Adolfo DeCarolis ( Montefiore dell'Aso 1874 - Roma 1928). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime.
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Adolfo De Carolis, nato il 6 gennaio 1874 a Montefiore dell'Aso, in provincia di Ascoli Piceno, e scomparso il 7 febbraio 1928 a Roma, è stato un artista italiano di eccezionale poliedricità, le cui opere spaziano dalla pittura alla xilografia, dall'illustrazione alla fotografia, immergendosi profondamente nelle correnti dell'Art Nouveau e del Simbolismo. La sua vita e la sua arte si intrecciano strettamente con la storia culturale e artistica dell'Italia tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento, periodo in cui l'artista ha saputo distinguersi per la sua capacità di rinnovare la tradizione artistica italiana attraverso un dialogo costante tra passato e presente. De Carolis iniziò la sua formazione artistica all'Accademia di Belle Arti di Bologna, dove si diplomò sotto la guida di Domenico Ferri. La sua carriera prese una svolta significativa quando, grazie a una borsa di studio concessagli dalla provincia di Ascoli Piceno, si trasferì a Roma, città che divenne il suo principale luogo di residenza e di lavoro. Qui, De Carolis si immerse nella vivace scena artistica e culturale, entrando in contatto con importanti personalità dell'epoca, tra cui Giosuè Carducci, Giovanni Pascoli e Gabriele D'Annunzio, per i quali realizzò numerose illustrazioni e xilografie. Il suo talento come illustratore e xilografo lo portò a collaborare con prestigiose pubblicazioni artistiche e letterarie, contribuendo significativamente alla rinascita della xilografia in Italia. Le sue opere in questo campo si caratterizzano per la raffinatezza del tratto e per la capacità di evocare atmosfere simboliste, attraverso un sapiente uso del chiaroscuro e della linea. Parallelamente alla sua attività di illustratore, De Carolis si dedicò alla pittura e alla decorazione, realizzando importanti cicli di affreschi e decorazioni murali che lo videro impegnato in vari progetti di rilevanza nazionale. Tra questi, spiccano le decorazioni del Palazzo del Podestà a Bologna e del Palazzetto Veneto a Ravenna, opere che testimoniano la sua abilità nel dialogare con l'architettura attraverso la creazione di spazi visivamente armonici e culturalmente significativi. L'interesse di De Carolis per l'arte non si limitò alla produzione artistica, ma si estese anche alla teoria e alla critica. Attraverso i suoi scritti, l'artista rifletté sulla funzione sociale dell'arte e sulla necessità di un rinnovamento estetico che potesse rispondere alle esigenze del suo tempo, promuovendo un'idea di bellezza accessibile a tutti e funzionale al miglioramento della società. Negli ultimi anni della sua vita, De Carolis si dedicò anche alla didattica, insegnando all'Accademia di Belle Arti di Roma e contribuendo alla formazione di nuove generazioni di artisti. La sua morte, avvenuta a soli 54 anni a causa di un cancro, lasciò un vuoto nel panorama artistico italiano, ma il suo lascito continua a essere celebrato attraverso mostre, studi e pubblicazioni che ne riconoscono il ruolo fondamentale nella storia dell'arte italiana. La figura di Adolfo De Carolis emerge, dunque, come quella di un artista completo, capace di esprimersi attraverso diversi linguaggi e di interpretare con originalità e profondità le correnti artistiche del suo tempo. La sua opera, che spazia dalla grafica alla pittura, dalla decorazione all'illustrazione, rappresenta un ponte tra tradizione e modernità, testimoniando un impegno costante verso la ricerca di un'arte capace di parlare al cuore e alla mente dell'uomo contemporaneo.
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