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Lorenzo Delleani nacque il 17 gennaio 1840 a Pollone, una piccola località situata nella provincia di Biella, in Piemonte. Terzo figlio di Agostino Delleani, membro del Corpo Reale del Genio Civile, e di Maddalena Billotti, Lorenzo crebbe in un ambiente che favorì il suo precoce interesse per l'arte. La sua passione per la pittura fu notata da un zio, che lo incoraggiò a perseguire seriamente questa vocazione. Seguendo questo consiglio, Delleani si iscrisse all'Accademia Albertina di Torino, dove ebbe come maestri Enrico Gamba e Carlo Arienti. Inizialmente, il suo lavoro si concentrò sulla pittura storica e di genere, ambiti nei quali ottenne un certo riconoscimento ufficiale. Nel 1874, Delleani espose alcune delle sue opere al Salon di Parigi, un evento che segnò il suo debutto sulla scena artistica internazionale. Tornò a esporre al Salon nel 1878 con l'opera "Regattas in Venice". Questi primi successi, tuttavia, non lo distolsero dal cercare nuove vie espressive. A partire dagli anni '80 dell'Ottocento, Delleani iniziò a distaccarsi dall'academicismo romantico che aveva caratterizzato i suoi esordi, avvicinandosi a temi più moderni e a una rappresentazione più diretta della realtà. Questo cambiamento fu in parte ispirato da un viaggio nei Paesi Bassi nel 1883, durante il quale ebbe modo di studiare le opere dell'Età dell'Oro olandese, che lo influenzarono a adottare una tavolozza di colori più luminosa. La svolta decisiva nella sua carriera avvenne quando Delleani abbracciò la pittura en plein air, seguendo l'esempio degli impressionisti francesi. Questo approccio gli permise di catturare la luce e l'atmosfera dei paesaggi piemontesi e lombardi con pennellate dense e vibranti. I suoi soggetti preferiti erano le vedute delle campagne di queste regioni, rappresentate in diverse condizioni di luce e stagioni. Non trascurò, tuttavia, la pittura di genere, come dimostra il suo dipinto "Pellegrinaggio a Oropa", che ritrae una devozionale processione verso un santuario montano e che oggi è esposto ad Asti. La fama di Delleani crebbe ulteriormente grazie alla sua partecipazione a importanti eventi artistici internazionali. Nel 1899, prese parte alla III Esposizione Internazionale d'Arte di Venezia, accompagnato dalla sua allieva e mecenate, la contessa Sofia Cacherano di Bricherasio. Nel 1905, espose quaranta opere alla Biennale di Venezia e partecipò alla Nona Esposizione Internazionale d'Arte di Monaco, contribuendo a consolidare la sua reputazione oltre i confini italiani. Tra i suoi allievi più noti figurano Giuseppe Bozzalla e Giuseppe Buscaglione. Delleani diede anche lezioni a suo fratello minore, Celestino, che morì prematuramente di tubercolosi. La città di Torino ha intitolato una strada a suo nome nel quartiere Pozzo Strada, e altre vie portano il suo nome a Biella, Chieri e Santena, testimoniando il profondo legame tra l'artista e il suo territorio d'origine. Lorenzo Delleani si spense il 13 novembre 1908 a Torino, lasciando un'eredità artistica di grande valore. La sua opera è caratterizzata da una profonda sensibilità nei confronti della natura e da una ricerca costante di nuove modalità espressive. Oggi, Delleani è ricordato come uno dei maggiori esponenti della pittura paesaggistica italiana di fine Ottocento e inizio Novecento, un artista che seppe interpretare con originalità e sensibilità le trasformazioni del suo tempo.
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