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Daniele de Strobel, nato a Parma il 30 marzo 1873 e deceduto a Camogli, Liguria, l'8 giugno 1942, è stato un pittore italiano noto principalmente per il suo lavoro di affrescatura nelle città di Parma e Piacenza. La sua vita e la sua arte si intrecciano con la storia e la cultura italiana, offrendo uno spaccato unico dell'evoluzione artistica del paese tra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo. Cresciuto a Parma, Daniele de Strobel fu immerso fin dalla giovinezza in un ambiente culturale stimolante, grazie anche alle sue origini da una nobile famiglia tirolese trasferitasi a Parma. Questo contesto familiare gli permise di accedere a un'educazione artistica di primo livello. La sua formazione iniziò presso l'Accademia di Belle Arti di Parma, dove ebbe modo di affinare le sue tecniche pittoriche e di conoscere i movimenti artistici contemporanei. Successivamente, la sua formazione proseguì all'Académie de France a Roma, un'esperienza che gli permise di ampliare ulteriormente le sue conoscenze e di stringere amicizie importanti con artisti come Amedeo Bocchi e Antonio Mancini. La carriera artistica di De Strobel prese una svolta significativa quando, nel 1889, fu invitato a esporre le sue opere alla terza edizione della Biennale di Venezia. Questa opportunità gli aprì le porte a una maggiore visibilità nel panorama artistico italiano. Dopo il 1910, il suo stile subì una forte influenza dal divisionismo, un movimento che si caratterizza per l'uso di piccole pennellate di colore puro per creare un effetto di luce vibrante. Artisti come Gaetano Previati e Plinio Nomellini influenzarono profondamente il suo approccio alla pittura in questo periodo. Nel 1925, Daniele de Strobel raggiunse un altro importante traguardo nella sua carriera diventando Professore di Belle Arti presso l'Accademia di Brera a Milano. Questo incarico didattico gli permise di trasmettere la sua passione e le sue conoscenze a nuove generazioni di artisti, consolidando ulteriormente il suo ruolo nel mondo dell'arte italiana. Tra le opere più significative di De Strobel si annoverano "La piccola mendicante del comune di Soragna" (1890), "Scena campestre" (1895), e "Rogo d’eroi" (1905), quest'ultima vincitrice del Premio della Pace in una mostra a Milano nel 1906 e che denuncia la crudeltà della guerra russo-giapponese del 1904-1905. Altre opere degne di nota includono "La faida di Comune" (1906) e "I Quattro cavalieri dell'apocalisse" (1942), dimostrando la varietà tematica e stilistica che caratterizzava la sua produzione artistica. Oltre alla pittura, Daniele de Strobel si dedicò anche alla decorazione, collaborando con Giuseppe Carmignani nella decorazione della Sala del Consiglio della Camera di Commercio (ora Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza) nel 1925. Questi lavori di decorazione rappresentano un importante contributo all'arte pubblica e alla valorizzazione degli spazi comuni. La vita e l'opera di Daniele de Strobel si conclusero a Camogli, dove morì nel 1942. La sua eredità artistica, tuttavia, continua a vivere attraverso le sue opere, che rimangono testimonianza del suo talento e della sua capacità di interpretare e influenzare i movimenti artistici del suo tempo. La sua arte, profondamente radicata nella tradizione italiana ma aperta alle innovazioni e agli influssi internazionali, rappresenta un capitolo significativo nella storia dell'arte italiana tra Ottocento e Novecento.
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