La Galleria Ponti compra opere e quadri del pittore Tommaso DeVivo ( Orta di Atella 1890 - Napoli 1884). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime.
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Tommaso De Vivo, nato intorno al 1790 ad Orta di Atella, una piccola cittadina nella regione della Campania, e deceduto il 7 ottobre 1884 a Napoli, è stato un illustre pittore italiano, la cui vita e opera si sono intrecciate strettamente con la storia e la cultura napoletana dell'epoca. La sua formazione artistica ebbe inizio presso la prestigiosa Real Accademia di Belle Arti di Napoli, dove, ancora adolescente, iniziò il suo apprendistato, segnando l'avvio di una carriera che lo avrebbe portato a diventare uno dei pittori più riconosciuti del suo tempo. Allievo di Vincenzo Camuccini, De Vivo si specializzò nel ritratto di personaggi storici, ma la sua produzione artistica abbracciò anche soggetti religiosi e storici, dimostrando una versatilità e una profondità di espressione che lo distinguevano tra i suoi contemporanei. La sua opera "La morte di Abele", conservata nel Palazzo di Capodimonte, e l'altare maggiore con "La morte di Sant'Andrea Avellino" per la chiesa di San Francesco di Paola, sono esempi emblematici della sua abilità nel catturare la tensione emotiva e la drammaticità dei momenti rappresentati. Nel 1851, De Vivo fu premiato per il suo dipinto "Il ratto delle spose veneziane", un riconoscimento che testimonia il suo talento nell'interpretare e rappresentare eventi storici con una vivacità e un realismo che parlano direttamente all'osservatore. La sua dedizione alla storia di Napoli lo portò anche a pubblicare una serie di incisioni colorate, "I fasti della storia napolitana", che attraverso la tecnica dell'acquaforte, inventate ed incise da lui stesso, offrono una visione unica e personale della città e dei suoi eventi più significativi. La vita di Tommaso De Vivo fu segnata da un profondo legame con la città di Napoli, non solo come luogo di lavoro ma anche come fonte di ispirazione. La sua partecipazione attiva alla vita culturale della città si riflette nella varietà dei soggetti trattati nelle sue opere, che spaziano dalla rappresentazione di figure storiche e religiose a scene di vita quotidiana, dimostrando una profonda comprensione della realtà sociale e culturale del suo tempo. Nonostante la sua morte nel 1884, l'eredità di Tommaso De Vivo continua a vivere attraverso le sue opere, che rimangono testimonianze preziose dell'arte e della cultura del XIX secolo a Napoli. Le sue pitture, caratterizzate da un'attenta osservazione del dettaglio e da una sensibilità unica nella rappresentazione dei soggetti, continuano a essere studiate e ammirate, offrendo spunti di riflessione sulla storia e sull'arte di un'epoca che ha segnato profondamente l'identità culturale italiana. In conclusione, Tommaso De Vivo si distingue nella storia dell'arte italiana non solo per il suo indiscutibile talento pittorico ma anche per il suo impegno nel documentare e interpretare la storia e la cultura del suo tempo. La sua opera, ricca di pathos e di dettagli accuratamente studiati, rimane un punto di riferimento fondamentale per chiunque si interessi all'arte e alla storia napoletana dell'Ottocento, testimoniando l'impegno di un artista che ha dedicato la sua vita a celebrare la bellezza e la complessità del mondo che lo circondava.
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