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Karl Wilhelm Diefenbach nacque il 21 febbraio 1851 a Hadamar, una piccola cittadina del Granducato d'Assia, in Germania. Figlio di Leonhard Diefenbach, professore di disegno e pittore di una certa fama, Karl mostrò fin dalla più tenera età una forte propensione per il disegno e la pittura. La sua educazione fu influenzata anche da un lontano parente, Lorenz, sacerdote cattolico, etnologo e romanziere, che avviò il giovane Karl verso un misticismo che in seguito lo condusse alla Teosofia. Nell'autunno del 1872, Diefenbach si trasferì a Monaco di Baviera per accedere all'Accademia di Belle Arti. Qui fu ispirato da artisti come Arnold Bocklin e Franz von Stuck. Tuttavia, la sua carriera artistica subì una battuta d'arresto quando, a seguito di una grave febbre tifoide e un'operazione mal riuscita, perse l'uso del braccio destro. Fu costretto a imparare a scrivere e a dipingere con la mano sinistra. Convinto di aver salvato la propria vita attraverso metodi naturopatici, Diefenbach divenne un fervente sostenitore dello stile di vita naturale, influenzato dal naturopata fondatore dell'Associazione Vegetariana in Germania e presidente dell'Associazione delle Comunità Religiose Libere Tedesche. Dopo una pausa dagli studi artistici, Diefenbach tornò all'arte, guadagnandosi da vivere come artista freelance. Si dedicò alla realizzazione di illustrazioni per libri per bambini e copie ad acquerello, nonostante avesse frequentato l'accademia d'arte per soli sette mesi. La sua esibizione per l'Associazione Artistica Austriaca fu un successo sensazionale, attirando almeno 78.000 visitatori, ma nonostante ciò, Diefenbach finì in povertà a causa di fondi sottratti dall'associazione indebitata. Diefenbach fu un pioniere del movimento per la riforma della vita, del nudismo e del pacifismo. Fondò la comune "Himmelhof" a Ober St. Veit (1897-1899), che fu uno dei modelli per le successive comunità di riforma come Monte Verità ad Ascona. Come pittore, fu un esponente indipendente dell'Art Nouveau e del Simbolismo. La sua vita fu segnata da ideali di riforma sociale, tra cui una vita in armonia con la natura, il rifiuto della monogamia, l'alienazione da ogni religione organizzata, pur essendo un seguace della teosofia, e la pratica di una dieta vegetariana. Quando la sua comune fallì, Diefenbach si trasferì sull'isola di Capri, dove trascorse il resto della sua vita. L'isola divenne per lui fonte di ispirazione, con i suoi paesaggi a picco sul mare e i suoi scorci naturalistici. A Capri, Diefenbach trovò rifugio dal bigottismo borghese e dagli attacchi della stampa che aveva subito in Germania. Qui, continuò a dipingere, esponendo le sue opere nel suo atelier. Le sue opere spesso presentano dimensioni notevoli e l'utilizzo di materiali e tecniche inusuali. Diefenbach morì il 15 dicembre 1913 a Capri, all'età di 62 anni, a causa di un'occlusione intestinale. Dopo la sua morte, il suo patrimonio rimase nascosto e soggetto a degrado per mezzo secolo. Solo dagli anni '70, il suo lavoro ha iniziato a ricevere riconoscimento pubblico, con mostre dedicate nelle sue città natali di Capri e Hadamar. Nel 2009-2010, il Museo Villa Stuck di Monaco di Baviera ha reso nuovamente accessibile al pubblico tedesco il lavoro di Diefenbach con una mostra. La vita e l'opera di Karl Wilhelm Diefenbach rimangono un esempio di dedizione agli ideali di riforma sociale e di ricerca artistica. La sua eredità continua a ispirare, come dimostra il museo a lui dedicato nella Certosa di San Giacomo a Capri e le numerose mostre che continuano a celebrare il suo contributo all'arte e alla cultura.
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