La Galleria Ponti compra opere e quadri del pittore Erulo Eroli ( Roma 1854 - 1916). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime.
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Erulo Eroli, nato a Roma il 31 agosto 1854 e deceduto nella stessa città il 13 dicembre 1916, è stato un artista italiano di notevole versatilità, le cui opere spaziano dalla pittura all'arazzo, passando per il mosaico. Figlio dello scultore Pio Eroli, Erulo crebbe in un ambiente intriso d'arte, che influenzò profondamente la sua formazione e la sua carriera. La sua educazione artistica iniziò alla scuola di San Michele a Ripa a Roma, sotto la guida del professor Ceccarini. Qui, Eroli non solo affinò le sue abilità pittoriche ma si specializzò anche nell'arte del mosaico e dell'arazzo, due tecniche che avrebbero avuto un ruolo significativo nella sua produzione artistica. Nel 1875, aprì il suo primo studio di pittura in Passeggiata di Ripetta, segnando l'inizio della sua carriera professionale. Eroli si distinse rapidamente nel panorama artistico romano, partecipando con successo a numerose esposizioni. Già nel suo primo anno di attività, presentò due quadri, "Suonatore di tromba" e "Cornelio Pino pittore romano", alla rassegna annuale degli "Amatori e Cultori" di Roma. Questa fu solo la prima di molte partecipazioni che lo videro tra gli espositori più assidui e apprezzati. Nel 1878, vinse la medaglia d'argento con il dipinto "La Baccante", e l'anno successivo presentò opere come "Ritratto", "L'offerta" e "Prima comunione". Nel 1880, Eroli trasferì il suo studio in via del Babuino 150c, dove estese la sua attività includendo un piccolo ma rinomato laboratorio di arazzeria. L'anno successivo, partecipò all'Esposizione Nazionale di Belle Arti a Milano con "La tigre al veglione" e "Lo spazzacamino". Nel 1883, fu alla Mostra Internazionale di Roma con cinque dipinti, tra cui "L'incrociatore Palestro nella battaglia di Lissa", "Un suonatore arabo", e "Ritratto del signor Jacobini". Tra le sue opere più significative si annoverano anche il grande dipinto "I Vespri Siciliani", esposto all'Esposizione Nazionale di Belle Arti a Palermo nel 1892, e "Ecce Agnus Dei", premiato con la medaglia d'oro alla Mostra di Arte Sacra a Torino nel 1898. Eroli si dedicò anche all'arte degli arazzi, eseguendo lavori pregevoli per i palazzi capitolini e per la corte di Romania. Nel 1909, divenne presidente per un triennio della Società degli Acquarellisti Romani, contribuendo alla riforma dello Statuto sociale e alla promozione dell'arte degli acquarelli. Partecipò regolarmente alle annuali rassegne dell'associazione, presentando opere come "Le sorgenti", "Resurrexit" e "Studio di testa". Eroli fu un artista che seppe rinnovare l'arte degli arazzi, caduta in disuso, lasciando come testimonianza una serie di venticinque opere tessute per la decorazione esterna dei Palazzi Capitolini e sette arazzi eseguiti per la Corte di Rumenia, raffiguranti le "Storie di Tito e di Vespasiano". Le sue opere pittoriche includono "I fratelli Cairoli", "Garibaldi ed Anita", "Millo ai Dardanelli", "Studio di testa", "Ritorno in famiglia di un soldato ferito", "Ave Maria", "La Palestro a Lissa", "Gloria in Excelsis", "Una baccante", "Sacra Famiglia", "Cornelio Pino", "Il suonatore arabo", "Ritratto del cardinale Jacobini", "La preghiera", "Testa di vecchio", "Al mercato", "Un viale di Villa Barberini", e "Pancrazio alle Fiere". La vita e l'opera di Erulo Eroli riflettono il dinamismo e la ricchezza culturale dell'Italia di fine Ottocento e inizio Novecento. La sua capacità di esprimersi attraverso diverse tecniche e temi, unita alla sua dedizione per la riscoperta e la valorizzazione dell'arte degli arazzi, lo rendono una figura di spicco nella storia dell'arte italiana.
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