La Galleria Ponti compra opere e quadri del pittore Giuseppe Errante ( Trapani 1760 - Roma 1821). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime.
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Giuseppe Errante fu un pittore italiano nato a Trapani, in Sicilia, il 19 marzo 1760. La sua vita fu segnata da un precoce interesse per le arti, grazie anche all'influenza di un sacerdote locale che gli ottenne un apprendistato nello studio dello scultore Domenico Nolfo. Questa esperienza iniziale nel mondo dell'arte gli permise di sviluppare le sue abilità e di avvicinarsi al mondo della pittura, che sarebbe diventato il fulcro della sua espressione artistica. Nel 1760, Errante si trasferì a Palermo per studiare sotto la guida di Gioacchino Martorana, un altro momento fondamentale nella sua formazione artistica. La sua educazione a Palermo gli permise di immergersi nelle correnti artistiche del tempo e di affinare ulteriormente il suo stile. Durante questo periodo, Errante iniziò a farsi conoscere per il suo talento e a ricevere commissioni importanti. Errante fu un esponente del Neoclassicismo, uno stile che cercava di rivivere l'ideale di bellezza e proporzione dell'arte classica greca e romana. La sua opera fu influenzata da questo movimento, che si stava diffondendo in tutta Europa, e che in Italia trovava terreno fertile grazie all'interesse per l'archeologia e per i recenti scavi di Pompei ed Ercolano. Nel corso della sua carriera, Errante viaggiò tra Roma, Milano e Napoli, città in cui il Neoclassicismo aveva trovato particolare espressione. A Roma, ebbe l'opportunità di studiare le opere dei grandi maestri del Rinascimento e di confrontarsi con i contemporanei. Fu anche a contatto con il pittore massone Jacob Philipp Hackert, che potrebbe aver avuto un'influenza sul suo lavoro. Errante fu noto non solo per la sua abilità artistica ma anche per la sua vita avventurosa. Fu un personaggio poliedrico, che si distinse non solo come pittore ma anche per altre sue passioni, come la scherma. La sua vita fu ricca di aneddoti e di incontri con personalità dell'epoca, che contribuirono a costruire la sua reputazione di artista e intellettuale. Tra le sue opere più note, si ricorda "Il Tempo che rapisce il Piacere", un'allegoria del Tempo, che testimonia la sua abilità nel rappresentare temi complessi con eleganza e raffinatezza. Le sue opere si caratterizzavano per la precisione del disegno, l'armonia compositiva e l'uso sapiente del colore, elementi che gli permisero di guadagnarsi l'appellativo di "cavaliere", titolo che alludeva al suo riconoscimento ufficiale come artista. Errante morì a Roma, dove aveva trascorso gli ultimi anni della sua vita, continuando a dipingere e a partecipare alla vita culturale della città. La sua morte segnò la fine di un'epoca e la scomparsa di uno dei protagonisti del Neoclassicismo italiano. Nonostante la sua importanza, molte delle sue opere sono andate perdute o sono poco conosciute, ma il suo contributo all'arte del suo tempo rimane significativo. La sua eredità artistica è stata oggetto di studi e pubblicazioni, tra cui le "Memorie raccolte da Francesco Cancellieri intorno alla vita ed alle opere del pittore cavaliere Giuseppe Errante di Trapani", pubblicate nel 1824, che offrono uno sguardo approfondito sulla sua vita e sul suo lavoro. Errante rimane una figura di spicco nella storia dell'arte siciliana e italiana, un artista che con la sua opera ha saputo interpretare e trasmettere l'ideale neoclassico di bellezza e armonia.
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