La Galleria Ponti compra opere e quadri del pittore Raffaele Faccioli ( Bologna 1845 - 1916). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime.
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Raffaele Faccioli, nato a Bologna il 27 dicembre 1845 e scomparso nella stessa città il 3 giugno 1916, è stato un pittore italiano che ha lasciato un'impronta significativa nel panorama artistico del suo tempo. La sua formazione artistica iniziò presto, all'età di dodici anni, quando entrò a far parte del Collegio Artistico Venturoli di Bologna, un'istituzione che ha contribuito a plasmare molti talenti dell'epoca. Successivamente, Faccioli proseguì i suoi studi all'Accademia di Belle Arti di Bologna, dove ebbe l'opportunità di apprendere sotto la guida di maestri come Antonio Puccinelli e Giulio Cesare Ferrari, due figure chiave nella sua formazione. Faccioli esordì come artista giovanissimo, presentando le sue opere alla prima Esposizione Emiliana nel 1863. Questo evento segnò l'inizio di una carriera ricca e fruttuosa, durante la quale il pittore si distinse per la sua abilità nel catturare la realtà con sensibilità e precisione. Le sue opere spaziano dal paesaggio al ritratto, fino al quadro di genere, sempre trattati con una scrupolosa fedeltà al vero. Faccioli rimase fedele ai canoni dell'arte purista, un movimento che enfatizzava la chiarezza, l'ordine e l'ideale di bellezza ispirato all'arte classica e rinascimentale. Nel corso della sua carriera, Faccioli partecipò a numerose esposizioni nazionali e internazionali, ottenendo riconoscimenti e apprezzamenti sia in Italia che all'estero. Tra le sue partecipazioni più significative, si ricorda l'Esposizione Nazionale di Milano del 1881, dove presentò opere come "Riso e sorriso" e "Sorrisi di primavera", e l'Esposizione di Parigi del 1885. Inoltre, il suo "Viaggio triste" fu acquistato dalla Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma nel 1882, confermando il suo successo e la sua reputazione come artista di talento. La produzione artistica di Faccioli è caratterizzata da una profonda attenzione alle novità artistiche emergenti e da una costante ricerca di aggiornamento. Questo approccio gli permise di esplorare nuove vie espressive, come dimostrato dalla grande tela "I falciatori", presentata all'Esposizione torinese del 1884 e già inserita in un clima simbolista. Negli ultimi decenni della sua attività, Faccioli si dedicò principalmente a ritrarre i luoghi dell'Appennino bolognese, testimoniando il suo legame con il territorio e la sua capacità di coglierne l'essenza attraverso la pittura. La vita artistica di Faccioli fu anche segnata da importanti riconoscimenti istituzionali. Nel 1889 fu nominato accademico presso la Regia Accademia di Venezia e socio onorario di quella di Urbino. Questi incarichi riflettono il rispetto e l'ammirazione che Faccioli riscuoteva nel mondo dell'arte, non solo come pittore ma anche come figura di spicco nella cultura artistica del suo tempo. Raffaele Faccioli si sposò con Giulia Rizzoli nel 1888, e dalla loro unione nacque la figlia Beatrice. La sua vita familiare, così come la sua carriera artistica, fu intrisa di dedizione e passione per l'arte. Faccioli rimase sempre attivo nella vita artistica cittadina, contribuendo al dibattito culturale e alla promozione dell'arte fino alla fine dei suoi giorni. La scomparsa di Raffaele Faccioli nel 1916 segnò la fine di un'epoca e la perdita di uno dei pittori più rappresentativi del suo tempo. Tuttavia, il suo lascito artistico continua a vivere attraverso le sue opere, che rimangono testimonianza della sua maestria, della sua sensibilità e della sua capacità di interpretare la realtà con profondità e autenticità. Le sue tele, caratterizzate da un uso intenso del colore e da una libertà d'espressione che sorprende ancora oggi, offrono uno sguardo unico sul mondo che lo circondava, rendendo Faccioli una figura di rilievo nella storia dell'arte italiana.
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