La Galleria Ponti compra opere e quadri del pittore Gaetano Fasanotti ( Milano 1831 - 1882). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime.
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Gaetano Fasanotti, nato a Milano nel 1831 e deceduto nella stessa città il 6 febbraio 1882, è stato un esponente di spicco del paesaggismo verista lombardo, un movimento artistico che ha preso piede in Italia dopo il 1860, influenzato dalla scuola di Barbizon in Francia. La sua vita e la sua arte si intrecciano strettamente con gli eventi storici e culturali dell'Italia dell'epoca, rendendo la sua figura non solo quella di un artista ma anche di un testimone del suo tempo. Fasanotti si avvicinò alla pittura di paesaggio dopo aver partecipato, a soli 17 anni, ai moti delle Cinque Giornate di Milano nel 1848, un evento chiave del Risorgimento italiano. Questa esperienza giovanile non solo segnò il suo impegno civile ma influenzò anche la sua scelta artistica, orientandolo verso la rappresentazione del paesaggio come espressione di un sentimento nazionale e di un legame profondo con la terra italiana. La sua formazione artistica avvenne sotto la guida di Giovanni Renica, un maestro che lo introdusse alle tecniche e ai temi del paesaggismo. La sua abilità e il suo talento gli valsero la nomina a professore di pittura del paesaggio presso l'Accademia di Brera a Milano, una delle istituzioni artistiche più prestigiose d'Italia, dove succedette alla cattedra di Zimmermann nel 1860. Questo incarico gli permise di influenzare generazioni di artisti, tra cui Guido Ricci, Eugenio Gignous e Leonardo Bazzaro, contribuendo significativamente alla diffusione e all'evoluzione del paesaggismo lombardo. Le opere di Fasanotti sono caratterizzate da un realismo attento e dettagliato, con una particolare predilezione per i paesaggi montani e rurali lombardi. La sua tecnica pittorica, che si avvaleva di una palette di colori naturali e di una gestione sapiente della luce, mirava a catturare l'essenza del paesaggio italiano, celebrandone la bellezza e l'unicità. Tra le sue opere più note vi è la "Veduta del Gruppo Montano del Sasso" nelle Dolomiti, un esempio emblematico del suo talento nel rappresentare la maestosità e la serenità della natura. Nonostante la sua dedizione alla pittura del paesaggio, Fasanotti non trascurò altri generi, come dimostra l'attribuzione di un dipinto raffigurante la "Dea Flora con Putti", che rivela la sua capacità di lavorare anche su temi mitologici con sensibilità e maestria. La sua produzione artistica, regolarmente esposta fino al 1879, testimonia la sua attiva partecipazione alla vita culturale e artistica dell'Italia dell'Ottocento. La galleria del Museo Vincenzo Vela conserva alcune delle opere più interessanti di Fasanotti, inserendole in un contesto che riflette il gusto e le preferenze di una famiglia che, partendo da umili origini, raggiunse un elevato status sociale e una notevole ricchezza. Questo contesto dimostra come l'arte di Fasanotti fosse apprezzata non solo per le sue qualità estetiche ma anche per il suo valore simbolico e culturale. Gaetano Fasanotti morì a Milano nel 1882, lasciando un'eredità artistica di grande valore. La sua vita e la sua opera continuano a essere oggetto di studio e ammirazione, testimoniando il suo contributo fondamentale al paesaggismo italiano e alla cultura artistica del suo tempo. La sua capacità di catturare l'essenza del paesaggio italiano, unita al suo impegno civile e alla sua influenza come educatore, lo rendono una figura emblematica dell'arte italiana dell'Ottocento.
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