La Galleria Ponti compra opere e quadri del pittore Filippo Figari ( Cagliari 1885 - Roma 1973). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime.
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Filippo Figari, nato a Cagliari il 23 settembre 1885, è una figura emblematica dell'arte sarda del Novecento, la cui vita e opera si intrecciano strettamente con la storia e la cultura della sua terra natale. Figlio di Bartolomeo Figari, ingegnere delle Reali Ferrovie Sarde, e di Carmela Costa, Filippo si trasferì con la famiglia a Sassari durante la sua giovinezza, un periodo che segnò l'inizio del suo percorso artistico. La sua formazione iniziò a Sassari, dove ebbe l'opportunità di conoscere e collaborare con Giuseppe Biasi, condividendo con lui le prime esperienze artistiche. Questi anni furono fondamentali per lo sviluppo del suo stile e per la sua comprensione dell'arte come mezzo di espressione culturale e identitaria. Nel 1904, Filippo rientrò a Cagliari e conseguì la maturità classica presso il Liceo Dettori, un passaggio che segnò il suo ritorno alle radici e la riscoperta della cultura sarda. La sua formazione artistica proseguì tra Roma, Venezia e Monaco, dove completò gli studi, arricchendo il suo bagaglio culturale e tecnico. Queste esperienze gli permisero di assimilare diverse influenze, che poi seppe magistralmente integrare nella sua arte, caratterizzata da un profondo legame con la Sardegna, i suoi paesaggi, la sua gente e le sue tradizioni. Nel 1911, Filippo Figari ottenne l'incarico per la decorazione della Sala dei Matrimoni del nuovo Palazzo Civico di Cagliari. Per ideare il ciclo pittorico, si trasferì a Busachi, nella provincia di Oristano, dove si ispirò ai temi della vita e del folklore sardo. Questo progetto fu solo l'inizio di una lunga serie di opere pubbliche che avrebbero contribuito a definire l'identità visiva della Sardegna nel Novecento. Durante la Grande Guerra, Filippo Figari partecipò come volontario, un'esperienza che influenzò profondamente la sua arte. Al ritorno, continuò a lavorare su commissione per enti pubblici e privati, realizzando opere che celebravano la cultura e le tradizioni sarde, tra cui la decorazione di importanti edifici pubblici come l'Università di Sassari, la Cattedrale di San Nicola e il Palazzo Civico di Cagliari. Negli anni Trenta, la sua produzione artistica raggiunse l'apice, con la realizzazione di raffigurazioni monumentali e decorazioni che esaltavano la bellezza e la complessità della cultura sarda. Filippo Figari divenne inoltre segretario regionale del Sindacato fascista di belle arti della Sardegna, un ruolo che gli permise di influenzare l'ambiente artistico dell'isola e di promuovere la valorizzazione delle sue tradizioni culturali. La sua opera non si limitò alla pittura, ma comprendeva anche illustrazioni, caricature e disegni per manifesti e cartoline, attraverso i quali esprimeva la sua visione artistica e il suo impegno civile. Tra le sue opere più significative, si ricordano le cartoline del 45mo Reggimento della Brigata Reggio, inviate dai soldati al fronte durante la Grande Guerra, che rappresentano un prezioso documento storico e artistico. Filippo Figari morì a Roma nel 1974, lasciando un'eredità artistica di inestimabile valore, che continua a essere celebrata e studiata per la sua capacità di raccontare la Sardegna e il suo popolo con autenticità e profondità. Le sue opere sono esposte in numerose collezioni pubbliche e private in Sardegna e in Italia, testimoniando il suo ruolo di pioniere nell'arte sarda del Novecento e il suo contributo alla cultura italiana.
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