La Galleria Ponti compra opere e quadri del pittore Carlo Fornara ( Prestinone di Craveggia 1871 - 1968). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime.
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Carlo Fornara fu un esponente di spicco del movimento divisionista e neo-impressionista italiano. Nato il 21 ottobre 1871 a Prestinone, una frazione di Craveggia nella Valle Vigezzo, in Piemonte, proveniva da una famiglia di umili contadini. La sua inclinazione per l'arte si manifestò precocemente, tanto che iniziò a frequentare corsi di pittura, disegno e ornamentazione presso la locale Scuola d'Arte Rossetti Valentini a Santa Maria Maggiore. La sua formazione artistica fu influenzata dal maestro Enrico Cavalli, sotto la cui guida Fornara sviluppò le sue capacità pittoriche e un interesse particolare per il paesaggio e la vita rurale della sua terra natale. Questi temi divennero centrali nella sua produzione artistica, caratterizzata da un'intensa luminosità e da una particolare attenzione alla resa cromatica della luce e del colore. Fornara si distinse per la sua adesione al Divisionismo, una tecnica pittorica che prevede l'applicazione di piccoli tocchi di colore puro affiancati, in modo che l'occhio dell'osservatore possa mescolarli visivamente da una certa distanza. Questo approccio era in linea con le ricerche ottiche e cromatiche dei neo-impressionisti francesi, come Georges Seurat e Paul Signac, e si rifletteva nell'opera di Fornara attraverso una rappresentazione vibrante e luminosa della realtà. La carriera artistica di Fornara ebbe una svolta significativa nel 1891, quando espose per la prima volta le sue opere, tra cui "La bottega del calderaio", che gli valse un immediato riconoscimento. Da quel momento, partecipò a numerose esposizioni nazionali e internazionali, ottenendo apprezzamenti e premi in paesi come Inghilterra, Belgio e America Latina. Le sue opere furono esposte in prestigiose gallerie e collezioni, e la sua fama crebbe sia in Italia che all'estero. Nonostante il successo, Fornara rimase profondamente legato alla sua terra natale, la Valle Vigezzo, che continuò a essere una fonte inesauribile di ispirazione per la sua arte. Le sue tele raffigurano spesso scene di vita quotidiana, paesaggi montani e ritratti di persone comuni, eseguiti con una sensibilità che trascende la semplice rappresentazione per toccare temi universali come il lavoro, la comunità e l'armonia con la natura. Nel corso della sua vita, Fornara si dedicò anche all'insegnamento, trasmettendo la sua passione e le sue conoscenze tecniche alle nuove generazioni di artisti. La sua influenza fu particolarmente sentita nella regione della Valle Vigezzo, dove contribuì a formare una scuola di pittura che avrebbe avuto un impatto significativo sul panorama artistico locale. Fornara continuò a dipingere fino agli ultimi anni della sua vita, mantenendo uno stile coerente e riconoscibile, pur evolvendo e adattandosi ai cambiamenti del contesto artistico. Morì il 15 settembre 1968 a Prestinone, lasciando un'eredità duratura nel mondo dell'arte. Le sue opere sono oggi conservate in musei e collezioni private e continuano a essere studiate e apprezzate per la loro qualità e per il contributo che hanno dato alla storia dell'arte italiana. La sua vita e il suo lavoro sono stati oggetto di numerose pubblicazioni e mostre retrospettive, che hanno contribuito a consolidare la sua reputazione come uno dei maestri del Divisionismo. Tra le esposizioni più significative dedicate a Fornara, si ricorda quella intitolata "Carlo Fornara e il ritratto vigezzino" presso la Fondazione Poscio, che ha messo in luce la sua abilità nel ritratto e la sua capacità di catturare l'essenza dei suoi soggetti. In conclusione, Carlo Fornara non fu solo un pittore di talento, ma anche un artista profondamente radicato nella sua terra, capace di interpretare e trasmettere la bellezza e la poesia della Valle Vigezzo attraverso la sua arte. La sua opera rimane un punto di riferimento importante per lo studio del Divisionismo e del neo-impressionismo in Italia.
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