La Galleria Ponti compra opere e quadri del pittore Salvatore Frangiamore ( Mussomeli 1853 - Roma 1915). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime.
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Salvatore Frangiamore, nato il 26 marzo 1853 a Mussomeli, una piccola cittadina situata nella provincia di Caltanissetta, in Sicilia, è stato un pittore italiano che ha lasciato un'impronta indelebile nel panorama artistico del suo tempo. La sua vita, segnata da umili origini, è stata un viaggio attraverso l'arte, che lo ha portato a esprimere la sua visione del mondo attraverso i pennelli e i colori. Cresciuto in una famiglia dalle condizioni economiche non floride, Frangiamore ha dimostrato fin da giovane un talento innato per la pittura. Grazie a un sussidio concesso dal comune di Mussomeli, nel 1868, all'età di soli quindici anni, ebbe l'opportunità di iscriversi all'Istituto di Belle Arti di Palermo. Questo fu solo l'inizio del suo percorso formativo, che lo vide trasferirsi a Roma l'anno successivo, per frequentare l'Istituto Superiore di Belle Arti. La capitale italiana, con il suo ricco ambiente culturale e artistico, offrì a Frangiamore l'opportunità di immergersi completamente nel mondo dell'arte, permettendogli di affinare le sue tecniche e di sviluppare uno stile personale. Durante i suoi anni romani, Frangiamore entrò in contatto con le opere di artisti del calibro di Francesco Podesti, da cui subì una certa influenza, ma fu anche attratto dalle novità portate da Nino Costa e dai macchiaioli, un gruppo di pittori italiani che proponevano un approccio innovativo alla pittura, caratterizzato dall'uso di macchie di colore. Queste esperienze contribuirono a plasmare la sua visione artistica, rendendola unica e riconoscibile. Frangiamore si distinse particolarmente come ritrattista, genere in cui riuscì a esprimere al meglio la sua capacità di cogliere l'essenza dei suoi soggetti, trasmettendo non solo i loro tratti fisici ma anche le sfumature del loro carattere. Tra i suoi ritratti più noti, si ricordano quello della Baronessa Costanza Moncada del 1977, conservato in una collezione privata a Caltanissetta, e quello di D. Giuseppe Giudici del 1892, a Mussomeli. Oltre ai ritratti, Frangiamore si dedicò anche alla realizzazione di opere di carattere storico e paesaggistico, partecipando a numerose esposizioni sia in Italia che all'estero. Tra le mostre che lo videro protagonista, si ricordano la mostra della Società degli Amatori e Cultori nel 1877, l'Esposizione Internazionale di Roma del 1883 e l'Esposizione di Belle Arti di Messina del 1900. Queste occasioni gli permisero di guadagnarsi il riconoscimento e l'apprezzamento del pubblico e della critica, consolidando la sua reputazione come uno degli artisti più talentuosi del suo tempo. Nonostante il successo, Frangiamore non dimenticò mai le sue origini, mantenendo un legame profondo con la sua terra natale, la Sicilia, che spesso ritrasse nelle sue opere, catturando con sensibilità e maestria i paesaggi e le atmosfere uniche dell'isola. Salvatore Frangiamore si spense a Roma il 18 febbraio 1915, lasciando dietro di sé un'eredità artistica di grande valore. La sua opera continua a essere studiata e ammirata, testimoniando la capacità dell'arte di superare i confini del tempo e di parlare direttamente all'anima di chi la osserva. La vita e l'opera di Frangiamore rimangono un esempio luminoso di dedizione e passione per l'arte, un'ispirazione per le generazioni future di artisti.
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