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Enrico Gamba, nato il 3 giugno 1831 a Torino e deceduto nella stessa città il 19 ottobre 1883, è stato un illustre pittore italiano, noto per le sue scene di genere, pezzi d'epoca e alcuni ritratti. Figlio di un impiegato dell'Ufficio Contabile Reale, Enrico era il fratello minore di Francesco Gamba, già affermato pittore quando Enrico era ancora ragazzo. La sua formazione artistica iniziò presto, all'età di dodici anni, quando fu iscritto all'Accademia Albertina di Torino. Qui studiò sotto la guida di Michele Cusa, Giovanni Marghinotti e Carlo Arienti, ricevendo un'educazione che avrebbe posto le basi per la sua futura carriera. Nel 1850, Gamba si trasferì in Germania per studiare alla Städelschule di Francoforte con Eduard von Steinle. Dopo il completamento dei suoi studi, viaggiò nel Nord Europa insieme all'amico pittore inglese Frederic Leighton. Al loro ritorno in Italia, frequentarono l'Antico Caffè Greco e furono influenzati da Friedrich Overbeck. Questo periodo fu cruciale per lo sviluppo del suo stile artistico. Gamba ottenne il suo primo riconoscimento significativo nel 1854, con le sue esposizioni alla "Promotrice di Torino" e, l'anno successivo, all'"Esposizione di Brera". In quest'ultima occasione presentò una delle sue opere più note, "I funerali di Tiziano", che fu acquistata dalla famiglia reale. Questo successo gli valse una posizione di insegnante all'Accademia Albertina, dove ebbe tra i suoi studenti Luigi Capello, Giovanni Battista Quadrone e Canuto Borelli. La sua carriera prese una svolta significativa nel 1860, quando il Ministero dell'Istruzione Pubblica gli commissionò un dipinto raffigurante Re Vittorio Amedeo II che soccorre le vittime della Guerra di Successione Spagnola. Completato nel 1864, il dipinto fu esposto all'Exposition Universelle di Parigi nel 1867. Dopo l'unificazione italiana, Gamba si dedicò principalmente a lavori istituzionali, rappresentando scene patriottiche del periodo del Risorgimento. Nel 1872, creò un'altra opera ben nota, mostrando il drammaturgo Carlo Goldoni che studia il popolo per trarne ispirazione, presentata in una grande esposizione a Venezia. Oltre alla pittura, Gamba collaborò con Andrea Gastaldi nel restauro della Cattedrale di Chieri e, tra il 1882 e il 1883, dipinse alcune Stazioni della Croce per la Chiesa di San Gioacchino a Torino. Realizzò anche due sipari per teatri a Baltimora e Buenos Aires, dimostrando la sua versatilità come artista. La vita e l'opera di Enrico Gamba sono state oggetto di studi e mostre, tra cui il catalogo della mostra "Wunderkammer. Enrico Gamba tra purismo e accademia", pubblicato dalla Fondazione Torino Musei nel 2010. Le sue opere sono conservate in importanti collezioni pubbliche e private, testimoniando il suo contributo duraturo al panorama artistico italiano del XIX secolo. Gamba è ricordato non solo per la sua abilità tecnica e la sua sensibilità artistica, ma anche per il suo impegno nel rappresentare temi storici e sociali dell'Italia del suo tempo. La sua eredità continua a influenzare gli artisti e ad affascinare gli appassionati d'arte, mantenendo vivo il suo spirito innovativo e la sua passione per la pittura.
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