La Galleria Ponti compra opere e quadri del pittore Eugenio Gays ( Rivara Canavese 1861 - Cuorgn� 1938). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime.
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Eugenio Gays fu un pittore piemontese, nato a Rivara Canavese il 12 giugno 1861 e deceduto a Cuorgnè il 12 giugno 1938. Discendente da una nobile famiglia, Gays intraprese il suo percorso artistico studiando all'Accademia Albertina di Torino, dove fu allievo di Enrico Gamba e Andrea Gastaldi. Tuttavia, la sua formazione fu arricchita anche dalla frequentazione degli studi di altri artisti, che contribuirono a plasmare il suo stile pittorico. La sua vita fu segnata da un profondo legame con la sua terra natale, il Piemonte, e in particolare con la Scuola di Rivara, un movimento artistico che si concentrava sul paesaggio romantico e che ebbe una notevole influenza sulla sua opera. Gays fu allievo di Pietro Piffetti, noto come il Pittara, e si distinse per la sua capacità di onorare l'insegnamento del maestro attraverso le sue opere. Nel corso della sua carriera, Eugenio Gays partecipò a numerose esposizioni, tra cui quella di Torino del 1884 e quella di Milano nel 1887, dove presentò la tela "Poesia campestre". Le sue opere furono apprezzate per la loro energia e per la capacità di catturare la bellezza del paesaggio piemontese con un pennello preciso e spontaneo. La sua arte era caratterizzata da una gamma di tonalità che riusciva a esprimere i passaggi più delicati o violenti di un tramonto, dimostrando una rara perizia e ardore artistico. Gays visse per alcuni anni in esilio, viaggiando lungo le coste dell'Africa Tunisina e della Costa Azzurra, ma fece ritorno in Italia portando con sé una serie di acquarelli potenti e fedeli allo stile della Scuola di Rivara. Le sue mostre a Trieste nel 1927 e a Milano nel novembre dello stesso anno confermarono l'alta stima in cui era tenuto come artista. Nonostante la sua abilità e il riconoscimento ottenuto, Eugenio Gays visse una vita relativamente riservata, lontano dai riflettori del grande pubblico. Tuttavia, la sua arte non passò inosservata agli occhi dei critici e degli altri artisti. Un episodio significativo della sua vita avvenne quando un magistrato e ministro di giustizia, per amore del proprio paese e per far apprezzare l'arte di Gays, invitò noti pittori e critici d'arte a Rivara per mostrare loro i lavori dell'artista. La pittura di Gays era profondamente radicata nel paesaggio piemontese, e le sue opere spesso interpretavano con grande penetrazione le diverse caratteristiche del territorio. La sua abilità nel rappresentare la natura e la vita agreste gli permise di ornare con alcune delle sue tele le sale di castelli e di essere esposto in mostre importanti. Eugenio Gays morì nel giorno del suo settantasettesimo compleanno, lasciando un'eredità artistica di grande valore. La sua opera continua a essere studiata e apprezzata per la sua autenticità e per la capacità di trasmettere la bellezza del paesaggio piemontese attraverso la pittura. La sua vita e la sua arte sono testimonianza di un'epoca e di un ambiente culturale che hanno contribuito a definire l'identità artistica del Piemonte.
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