La Galleria Ponti compra opere e quadri del pittore Cornelio Geranzani ( Genova 1880 - 1955). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime.
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Cornelio Geranzani nacque a Genova il 23 marzo 1880, in una famiglia originaria di San Mauro Torinese. Suo padre, Cesare, e sua madre, Matilde Bianchetti, lo avviarono agli studi giuridici, ma Cornelio decise di abbandonare questa strada alla vigilia della laurea per seguire la sua vera passione: la pittura. Questa scelta segnò l'inizio di un percorso artistico che lo avrebbe portato a diventare uno dei pittori italiani più significativi della corrente divisionista. Il divisionismo, movimento pittorico che si sviluppò in Italia verso la fine del XIX secolo, si caratterizza per l'uso di piccole pennellate di colore puro che, osservate da lontano, si fondono nell'occhio dell'osservatore, creando un effetto di luce e vibrazione cromatiche uniche. Geranzani abbracciò questa tecnica, esplorandone le potenzialità e contribuendo allo sviluppo del movimento con le sue opere. Durante la sua carriera, Geranzani fu in contatto con l'ambiente fervente di artisti e intellettuali che animavano Genova e l'intera Liguria all'inizio del secolo, un contesto culturale aperto alle novità e alle sperimentazioni artistiche. Questo ambiente stimolante fu fondamentale per la sua formazione e per la sua evoluzione artistica. Le sue opere, caratterizzate da un uso brillante dei colori e da una ricerca tecnica e cromatica costante, racchiudono l'essenza del divisionismo, sopravvivendo al tempo e mantenendo intatta la loro bellezza. Geranzani fu un artista studioso, sempre attento ai problemi tecnici, cromatici e intellettuali della pittura moderna, come dimostrano le sue sperimentazioni e le sue opere. Nel 1934, Geranzani partecipò alla XIX Biennale Veneziana con l'acquerello "Gatto sulla sedia", confermando la ripresa di tradizioni pittoriche e la sua capacità di rinnovarsi e di esplorare nuovi orizzonti artistici. Alcune delle sue opere sono esposte nella Galleria d'Arte Moderna di Genova, dove è possibile ammirare una selezione delle sue principali realizzazioni. La sua partecipazione al Futurismo in Liguria, sebbene tardiva, riflette la sua generosa vena artistica e il suo attivismo culturale. Geranzani non si limitò a seguire le correnti artistiche del suo tempo, ma esplorò anche il simbolismo e adottò un approccio quasi scientifico nell'organizzazione della superficie del dipinto, attribuendo valori astratti ai singoli colori. Intorno al 1910, le sue prime opere di sicuro interesse mostrano un carattere eccentrico rispetto alle versioni più naturalistiche del divisionismo e anche rispetto alla sua trasformazione espressionistica. Questo approccio innovativo si riflette anche nei suoi paesaggi, dipinti sul Monte di Portofino, che rivelano una personalità artistica già distinta. Verso il 1916, l'arte di Geranzani subì un'evoluzione, con il mito del moderno che si traduce in simbologie decorative e letterarie, esprimendo l'ansia di rappresentare il nuovo tempo. Questa fase segnò un passaggio verso un linguaggio più simbolico e decorativo, con un'attenzione particolare alla composizione e ai ritmi compositivi. Cornelio Geranzani morì nella sua città natale, Genova, il 18 ottobre 1955, lasciando un'eredità artistica di grande valore. La sua opera, profondamente radicata nel contesto culturale ligure e italiana, continua a essere studiata e apprezzata per la sua originalità e per il suo contributo al divisionismo e alla pittura moderna.
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