La Galleria Ponti compra opere e quadri del pittore Enrico Ghisolfi ( Barolo 1837 - Torino 1918). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime.
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Enrico Ghisolfi fu un pittore italiano nato nel 1837, la cui vita e opera si inseriscono pienamente nel contesto artistico del XIX secolo. La sua nascita avvenne in una delle due località di Diano d'Alba o Barolo, entrambe situate nella provincia di Cuneo, nel Piemonte, una regione che avrebbe poi influenzato profondamente la sua produzione artistica. La sua morte si verificò a Torino, il 26 gennaio 1918, città in cui trascorse gran parte della sua vita e dove sviluppò la maggior parte della sua carriera artistica. Ghisolfi fu allievo di Ernesto Allason all'Accademia Albertina di Torino, dove studiò il paesaggio, un genere che avrebbe caratterizzato gran parte della sua produzione artistica. L'influenza del suo maestro e del paesismo romantico, in particolare quella del pittore ginevrino Alexandre Calame, fu determinante nello sviluppo del suo stile, che si distingue per la capacità di catturare l'essenza emotiva dei paesaggi piemontesi con una sensibilità particolare verso la luce e l'atmosfera. Durante la sua carriera, Ghisolfi partecipò a numerose esposizioni, sia a livello locale che nazionale. Esordì alla Promotrice di Torino nel 1860, dove espose scene di genere che riscossero un certo interesse. La sua partecipazione a varie esposizioni di Napoli, Venezia e altre città italiane testimonia la riconosciuta capacità di Ghisolfi di inserirsi nel panorama artistico dell'epoca, contribuendo al dibattito culturale e artistico del suo tempo. La produzione artistica di Ghisolfi si caratterizza per una profonda attenzione al dettaglio e per l'uso di una palette cromatica in grado di evocare le varie sfumature del paesaggio piemontese. Le sue opere spaziano dalle vedute naturalistiche, in cui la natura si impone come protagonista assoluta, a scene di vita quotidiana, in cui l'elemento umano si inserisce armoniosamente nel contesto ambientale. Tra le sue opere più note, si ricorda "Il Castello di Vittignè", un olio su tela che dimostra la sua maestria nel rappresentare architetture immerse in contesti paesaggistici suggestivi. Nonostante la sua morte nel 1918, l'eredità artistica di Ghisolfi continua a essere apprezzata e studiata. Le sue opere sono conservate in collezioni private e pubbliche, testimoniando l'importanza del suo contributo al panorama artistico italiano del XIX secolo. La sua capacità di interpretare il paesaggio non solo come mera rappresentazione ma come espressione di un sentimento profondo lo rende una figura di spicco nel contesto del paesismo romantico italiano. In conclusione, Enrico Ghisolfi rappresenta una figura significativa nell'arte italiana del XIX secolo, la cui opera riflette un profondo legame con il territorio piemontese e una sensibilità particolare verso la natura e il paesaggio. La sua formazione all'Accademia Albertina e l'influenza di maestri come Ernesto Allason e Alexandre Calame hanno contribuito a definire uno stile distintivo, che lo ha reso uno dei protagonisti del paesismo romantico in Italia. La sua eredità artistica continua a essere oggetto di studio e ammirazione, confermando il suo ruolo nel panorama artistico del suo tempo.
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FRANCO ANGELI
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