La Galleria Ponti compra opere e quadri del pittore Giovanni Giacometti ( Stampa 1868 - Glion 1933). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime.
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Giovanni Giacometti fu un pittore svizzero di spicco, nato il 7 marzo 1868 a Borgonovo di Stampa, nella val Bregaglia. Figlio di Alberto, un panettiere, e di Caterina Ottilia Santi, Giovanni crebbe in un ambiente familiare che, sebbene non fosse direttamente legato al mondo dell'arte, non ostacolò la sua precoce inclinazione artistica. Era cugino di secondo grado del pittore Augusto Giacometti e padre di tre figli che avrebbero seguito le sue orme nel mondo dell'arte: Alberto e Diego Giacometti, entrambi artisti, e Bruno Giacometti, architetto. La sua formazione artistica iniziò a Coira, dove frequentò la scuola cantonale dal 1884 al 1886. Successivamente, si trasferì a Monaco di Baviera per approfondire i suoi studi presso la scuola di arti applicate e due scuole d'arte private. Tuttavia, la sua preparazione non fu ritenuta sufficiente per essere ammesso all'Accademia di Belle Arti di Monaco. Nonostante questo, a Monaco incontrò Cuno Amiet, con il quale sviluppò un'amicizia duratura e che influenzò notevolmente il suo percorso artistico. Nel 1888, Giacometti si trasferì a Parigi insieme ad Amiet, dove entrambi furono allievi dell'Académie Julian. Durante il suo soggiorno parigino, Giacometti fu profondamente influenzato dalle opere degli impressionisti francesi e incontrò per la prima volta i lavori di Giovanni Segantini, che in seguito conobbe personalmente e che divenne un suo amico e mentore. La mancanza di fondi costrinse Giacometti a fare ritorno a Stampa nel 1891, dove attraversò un periodo di solitudine e mancanza di ispirazione. Nonostante le difficoltà iniziali, la sua carriera prese una svolta positiva quando le sue opere furono esposte alla "Nationale Kunstausstellung" di Berna e ricevette la commissione per un ritratto. Con i proventi di queste prime commissioni, viaggiò in Italia, visitando Roma e Napoli. Nel 1894, Giacometti incontrò Segantini, con cui strinse un'amicizia profonda e che lo introdusse alla bellezza dei paesaggi montani e allo stile divisionista. Nel 1898, Giacometti ottenne il suo primo grande successo esponendo al Künstlerhaus di Zurigo insieme ad Amiet e Ferdinand Hodler. Da quel momento in poi, presentò le sue opere ogni anno in grandi città europee. La sua produzione artistica era vasta e comprendeva autoritratti, composizioni di figure, nature morte e paesaggi della valle Bregaglia. Si ispirò alle correnti artistiche moderne, che elaborò in chiave personale, dedicando particolare attenzione allo studio del colore e della luce. Nel 1900, Giacometti sposò Annetta Stampa e si stabilì a Borgonovo, dove nel 1901 nacque il primo dei suoi quattro figli, Alberto, il famoso scultore. Questo periodo segnò l'inizio di una fase di emancipazione artistica per Giacometti, che superò l'influenza di Hodler e iniziò a esplorare nuove direzioni artistiche. Nel 1912, Giacometti fu invitato a esporre a Dresda con gli artisti del gruppo "Brücke" e nello stesso anno ebbe un grande successo con una mostra al "Kunsthaus" di Zurigo. Nel 1920, le sue opere furono esposte a Berna e seguirono numerose altre mostre internazionali in solitaria. Giacometti è considerato un mediatore tra l'arte moderna francese e italiana e ha contribuito in modo sostanziale al rinnovamento della pittura svizzera nel XX secolo. Insieme a Cuno Amiet, è stato uno dei rappresentanti del tipico "Colorismo Svizzero". Negli ultimi anni della sua vita, Giacometti trascorse i suoi giorni nella tranquillità di Stampa, dove continuò a lavorare fino alla sua morte il 25 giugno 1933. La sua eredità artistica è stata riconosciuta e celebrata in numerose mostre e retrospettive, e le sue opere sono considerate un importante contributo alla pittura moderna. La sua vita e il suo lavoro rimangono un punto di riferimento per gli artisti e gli appassionati d'arte, e la sua famiglia continua a essere una delle dinastie artistiche più note della Svizzera.
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