La Galleria Ponti compra opere e quadri del pittore Carlo Giglio ( Milano 1804 - Trieste 1840). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime.
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Carlo Giglio, nato a Milano nel 1804 e deceduto a Trieste nel 1840, è stato un artista poliedrico che ha lasciato un'impronta significativa nel panorama artistico dell'Ottocento italiano. La sua vita, sebbene breve, è stata intensa e ricca di creatività, spaziando dall'architettura alla pittura, dimostrando una versatilità e un talento eccezionali. La formazione artistica di Giglio iniziò a diciannove anni quando si iscrisse all'Accademia di Brera per studiare architettura, sotto la guida di Luigi Cagnola. Questo periodo formativo fu fondamentale per lo sviluppo delle sue capacità tecniche e della sua sensibilità artistica, che più tardi avrebbero influenzato profondamente il suo lavoro pittorico. Dopo aver esercitato la professione di architetto per alcuni anni, Giglio decise di trasferirsi a Parigi nel 1830. Fu in questo contesto culturale effervescente che l'artista iniziò a dedicarsi con maggiore intensità alla pittura, esplorando nuove tecniche e soggetti. A Parigi, si dedicò particolarmente ai lavori di prospettiva all'acquarello, che riscossero un grande successo e furono molto ricercati in tutta la Francia. Inoltre, sotto la guida e i consigli del Brunet, Giglio perfezionò la sua tecnica nella pittura ad olio, raggiungendo risultati di notevole pregio. Le sue opere ottennero un grande favore presso l'Esposizione del Louvre, consolidando la sua reputazione come artista di talento. La precisione nella prospettiva e la qualità del colorito furono elementi distintivi del suo stile, apprezzati sia dalla critica che dal pubblico. Nel 1836, Giglio fece ritorno in Italia, portando con sé l'esperienza e le influenze artistiche parigine. Due anni dopo, nel 1838, espose alcune delle sue opere più significative, tra cui "Interno della Chiesa di Santa Maria dei Frari", "Interno della Cappella del Battistero a San Marco" e "Interno della Sala del Collegio del Palazzo Ducale". Queste opere furono particolarmente lodate per l'esattezza della prospettiva e la bontà del colorito, confermando il suo talento nell'arte della pittura. Nel 1839, Giglio presentò altre due opere di rilievo: "Parigi veduta dal Ponte Nuovo", acquistata dal barone Bonfili Treves, e "Marina". Queste pitture dimostrano la sua abilità nel catturare la luce e l'atmosfera dei paesaggi urbani e marini, con una sensibilità che preannuncia le tendenze del paesaggismo moderno. Il Museo di Magonza conserva una delle sue opere più celebri, "Coro del Duomo di Milano", che testimonia la sua maestria nel rappresentare interni architettonici con una precisione e una profondità di campo straordinarie. La carriera artistica di Carlo Giglio, sebbene interrotta prematuramente dalla sua morte nel 1840, ha lasciato un segno indelebile nella storia dell'arte italiana dell'Ottocento. La sua opera, caratterizzata da una profonda conoscenza della prospettiva e da un uso magistrale del colore, continua a essere studiata e ammirata per la sua capacità di coniugare tecnica e sensibilità artistica. La biografia di Carlo Giglio, così come la sua eredità artistica, riflette l'evoluzione dell'arte italiana in un periodo di grandi cambiamenti culturali e sociali. La sua vita, dedicata alla ricerca della bellezza e alla sperimentazione artistica, rimane un esempio di dedizione e passione per l'arte.
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