La Galleria Ponti compra opere e quadri del pittore Achille Glisenti ( Brescia 1848 - Firenze 1906 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime.
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Achille Glisenti fu un pittore italiano noto per le sue opere di genere elegante e soggetti orientalisti. Nato il 1° ottobre 1848 a Brescia, Glisenti crebbe in un ambiente dove l'amore per l'arte era palpabile e iniziò la sua formazione artistica sotto la guida di Luigi Campini, un pittore italiano esponente del Romanticismo. Successivamente, approfondì i suoi studi presso l'Accademia di Brera a Milano, dove fu allievo di Eleuterio Pagliano. La sua vita fu segnata da un evento storico significativo quando, nel 1866, partecipò alla Terza Guerra d'Indipendenza Italiana combattendo al fianco di Garibaldi. Questa esperienza non solo influenzò la sua vita ma anche la sua arte, come si può notare in alcuni dei suoi lavori che riflettono temi di libertà e patriottismo. Dopo l'esperienza bellica, Glisenti viaggiò a Monaco di Baviera, in Germania, dove entrò in contatto con ex membri dell'Accademia di Vienna. Questi artisti spesso dipingevano in stili non convenzionali, e tra questi vi erano Wilhelm von Dietz della Scuola di Monaco, Arnold Böcklin e Richard Zimmermann con i suoi fratelli. Queste influenze si riflettono nella varietà stilistica e tematica delle opere di Glisenti. Tornato in Italia, si stabilì a Firenze dove, oltre a dipingere, aprì una galleria antiquaria. Le sue opere spesso raffiguravano scene galanti in abiti del XVII secolo e temi orientalisti, che riscuotevano particolare successo tra i compratori americani e britannici. Glisenti fu anche attivo nel campo del restauro di tele antiche e realizzò ritratti di personalità illustri, tra cui il re Umberto I e sua moglie. La carriera artistica di Glisenti subì un arresto nei primi anni '80 dell'Ottocento quando un male oftalmico lo portò alla perdita della vista, costringendolo a interrompere la pittura. Nonostante la sua carriera fosse stata interrotta prematuramente, il suo contributo all'arte non fu dimenticato. Nel 2007-2008, una mostra delle sue opere fu allestita a Brescia, riconoscendo il suo importante ruolo nella storia dell'arte italiana. Tra le sue opere più note, si ricorda "La raccolta del granoturco", entrata nelle collezioni civiche nel 1908 per donazione di Giovanni Magnocavallo. Questo dipinto è stato oggetto di restauro e rappresenta una contadina monumentale sormontata da un cesto di pannocchie, un esempio della sua abilità nel ritrarre figure in ambienti rurali con un realismo vibrante e colori brillanti. Achille Glisenti morì il 21 dicembre 1906 a Firenze, lasciando un'eredità di opere che continuano a essere apprezzate per la loro eleganza e la loro capacità di catturare l'essenza della vita e della cultura del suo tempo. La sua arte è stata esposta in numerose gallerie e le sue opere sono ricercate da collezionisti e ammiratori dell'arte orientalista e di genere. La sua vita e il suo lavoro rimangono un esempio dell'impegno e della passione che caratterizzano i grandi artisti dell'Ottocento italiano.
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