La Galleria Ponti compra opere e quadri del pittore Enrico Gonin ( Torino 1799 - 1870). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime.
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Enrico Gonin nacque a Torino il 1º gennaio 1799 e morì nella stessa città il 16 gennaio 1870. Fu un artista poliedrico, noto principalmente per le sue opere come pittore e incisore. La sua vita e la sua carriera artistica si svolsero in un periodo di grandi cambiamenti sociali e politici in Italia, e le sue opere riflettono spesso l'ambiente e la cultura del suo tempo. Discendente da una famiglia originaria della Val Pellice, Enrico Gonin era il fratello maggiore di Francesco Gonin, anch'egli artista di talento. Questo legame familiare non solo influenzò la sua formazione artistica ma contribuì anche a creare una sorta di collaborazione e competizione fraterna che arricchì il percorso creativo di entrambi. Gonin ottenne un buon successo come artista, specializzandosi in particolare nella litografia, una tecnica di stampa che gli permise di esprimere al meglio la sua abilità nel dettaglio e nella rappresentazione fedele della realtà. La sua opera più significativa in questo ambito fu la raccolta di litografie raffiguranti i "Duecento Castelli del Piemonte", un progetto ambizioso che testimonia la sua passione per la storia e l'architettura della sua regione natale. Queste opere non solo dimostrano la sua maestria tecnica ma anche il suo interesse per la conservazione della memoria storica e culturale del Piemonte. Enrico Gonin espose le sue opere alla Promotrice di Torino dal 1842 al 1854, un periodo durante il quale la scena artistica torinese era particolarmente vivace e in fermento. Nel 1846, espose quattro paesaggi, tra cui "Napoli dal palazzo della regina Giovanna" e "Valle di", opere che rivelano la sua capacità di catturare l'essenza del paesaggio italiano con sensibilità e precisione. La sua attività artistica non si limitò tuttavia alla litografia e alla pittura di paesaggi. Gonin fu anche un apprezzato pittore di vedute, come dimostrano le sue numerose rappresentazioni di castelli del Piemonte. Queste opere, oltre a essere di grande valore artistico, costituiscono una preziosa documentazione storica e culturale, offrendo uno sguardo unico sul patrimonio architettonico piemontese dell'epoca. Collaborò inoltre con altre figure di spicco del panorama artistico e culturale del suo tempo, contribuendo a progetti editoriali e commissioni di vario genere. La sua versatilità e il suo talento gli permisero di guadagnarsi il rispetto e l'ammirazione dei suoi contemporanei, consolidando la sua reputazione come uno degli artisti più significativi del suo tempo. Nonostante la sua morte nel 1870, l'eredità di Enrico Gonin continua a vivere attraverso le sue opere. La sua capacità di catturare la bellezza e la complessità del paesaggio e dell'architettura italiani, insieme alla sua maestria nella litografia, lo hanno reso una figura di spicco nella storia dell'arte italiana dell'Ottocento. Le sue litografie dei castelli piemontesi, in particolare, rimangono un punto di riferimento per studiosi e appassionati, testimoniando il suo contributo duraturo al patrimonio culturale della sua regione e del suo paese.
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