La Galleria Ponti compra opere e quadri del pittore Napoleone Gradi ( Santa Cristina 1860 - Brusimpiano 1949). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime.
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Napoleone Grady, nato a Santa Cristina (PV) nel 1860 e deceduto a Brusimpiano (VA) nel 1949, è stato un pittore italiano che ha lasciato un'impronta significativa nel panorama artistico, in particolare in Liguria. La sua vita e la sua arte sono state caratterizzate da una forte determinazione e da una passione incondizionata per la pittura, nonostante l'opposizione della sua famiglia che avrebbe preferito per lui una carriera in medicina. La sua formazione artistica iniziò all'Accademia di Brera, dove fu allievo di maestri del calibro di Francesco Hayez, Giuseppe Bertini e Raffaele Casnedi. Grady concluse i suoi studi nel 1880, anno in cui fece il suo debutto alla Promotrice di Torino. L'anno successivo, nel 1881, esordì all'Esposizione nazionale di belle arti a Milano con opere che già mostravano la sua abilità e sensibilità artistica: un paesaggio intitolato "Luogo abbandonato", uno studio di figura chiamato "Pensosa" e tre quadri di genere che includevano "Bel mattino", "Nel parco" e "Ritrovo d’amore". Nel corso della sua carriera, Grady partecipò a numerose esposizioni, sia nazionali che internazionali, presentando una varietà di opere che spaziavano dai ritratti intimi e studi di volti femminili, come "Ines", "Bice", "Zelmira", "Lea", a paesaggi e scene di vita quotidiana. La sua presenza era costante nelle rassegne artistiche di Torino, Milano, Firenze e Genova, e si estese fino alla Seconda esposizione internazionale di San Pietroburgo nel 1902 e all'Esposizione Universale di Liegi nel 1905. La Riviera ligure fu una fonte di ispirazione costante per Grady, che vi trascorse molto tempo dipingendo scene di pescatori e marine, come "Paranze da pesca" e "Quiete marina". La sua ricerca di effetti di luce e di riflesso sull'acqua è evidente in opere come "Notte di luna marina", che entrò nelle collezioni del duca d'Aosta dopo essere stata esposta alla Quadriennale di Torino. Oltre alla Riviera, Grady esplorò anche le valli tra Lombardia e Piemonte, dove cercava punti panoramici da immortalare in una serie di piccole tavole. Queste opere venivano spesso scambiate con altri artisti come Mosè Bianchi, Eugenio Gignous e Pompeo Mariani, con cui Grady condivideva un'amicizia e spesso era ospite nelle loro residenze, come la villa di Mariani a Bordighera. Tra le sue opere più significative si annoverano "Volle morir così", considerato il suo miglior lavoro, "Mattino in Val di Scalve", e "Capinera", che gli valse la grande medaglia d’onore all’Internazionale di Bruxelles. Altre opere degne di nota sono "Notte di luna sul mare", "Pace invernale", presente nella Galleria d’Arte Moderna di Milano, "Sinfonia della tempesta", "Spiaggia di Varigotti", "Burrasca", "Case di Paraggi", "Lerici", "Pizze di Trezero", "Ghiacciaio dei Forni", "Alpe di Veglia", "Il Breuil", "In Valteitrnanche", "Libia", "Fantasia di cavalieri arabi", "Bel mattino", "Ritrovo d’amore", "Nel parco", "Luogo abbandonato" e "Pesca delle muggini". Grady fu anche un ritrattista di talento, come dimostrano opere come "Pensosa", "Postuma", "Idillio", "Amelia" e "La bella dei fiori". Un suo "Ritratto di signora" è conservato nella Galleria d’Arte Moderna di Milano. Nel 1925, Grady si trasferì a Besano, vicino a Brusimpiano, sulle rive del lago di Lugano, dove visse fino alla sua morte. Durante la sua vita, fu membro attivo della società artistica milanese, partecipando alla Società per le belle arti, alla Famiglia artistica e all’Associazione degli acquerellisti lombardi, fondata nel 1910. La vita e l'opera di Napoleone Grady sono testimonianza di un artista che, nonostante le sfide e le avversità, perseguì con dedizione la sua vocazione artistica, lasciando un'eredità di bellezza e di ispirazione per le generazioni future.
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