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Vittorio Grassi fu un artista poliedrico, le cui opere hanno lasciato un'impronta significativa nel panorama artistico italiano tra la fine dell'Ottocento e la prima metà del Novecento. Nato a Roma il 17 aprile 1878, Grassi si distinse per la sua versatilità come pittore, decoratore e illustratore, contribuendo in modo rilevante al rinnovamento artistico del suo tempo. La sua formazione iniziò seguendo i desideri del padre, Giovanni Battista, che lo indirizzò verso una carriera bancaria. Grassi si impiegò presso la Banca d'Italia, ma la sua passione per l'arte lo portò presto a cambiare percorso. Dopo aver completato gli studi classici, si dedicò all'arte, attratto dalla bellezza e dalla possibilità di esprimere la propria creatività. Grassi fu un esponente del Liberty italiano, uno stile che si sviluppò in Italia come risposta all'Art Nouveau e che si caratterizzava per la ricerca di una bellezza funzionale, l'uso di linee sinuose e motivi naturalistici. La sua arte si nutrì di diverse influenze, tra cui quella francese, e si esprimeva attraverso una varietà di tecniche e materiali, dalla pittura ad olio ai disegni su carta, dalla grafica alle decorazioni murali. Tra i suoi incarichi più prestigiosi, Vittorio Grassi ricoprì il ruolo di direttore della parte illustrativa dell'Enciclopedia Treccani, un'opera che rappresenta un punto di riferimento nella cultura italiana. Questo incarico testimonia la stima e il riconoscimento che Grassi aveva guadagnato nel campo dell'illustrazione e della grafica. Le sue opere furono esposte in numerose mostre e passarono in asta decine di volte, segno dell'apprezzamento che il mercato dell'arte ha sempre avuto per il suo lavoro. Tra i suoi dipinti più noti, si ricorda l'Allegoria primaverile, un'opera che si distingue per il soggetto e le dimensioni del supporto, rappresentando un unicum nella produzione dell'artista. Grassi fu anche un apprezzato incisore e decoratore, e le sue opere su carta raccolgono una vasta gamma di disegni e grafiche che spaziano tra l'Ottocento e il Novecento. La sua abilità nel maneggiare la linea, la forma, la luce e il colore è evidente in tutte le sue creazioni, che mostrano una continua evoluzione e sperimentazione. La sua arte non si limitò alla sola produzione su tela o carta, ma si estese anche alla decorazione di ambienti e alla realizzazione di opere di grande formato, come il dipinto "Mistero luminoso", che misura 266 x 145 cm e che è firmato in basso a destra. Nonostante la sua attività artistica fosse radicata a Roma, la sua terra natale, Grassi fu sempre legato alla Puglia, da cui proveniva la sua famiglia. Questo legame si rifletteva nella luce e nell'ambientazione di alcune delle sue opere, che risentono della duratura impressione lasciata dalla regione. Vittorio Grassi morì a Roma il 22 agosto 1958, lasciando dietro di sé un'eredità artistica di grande valore. La sua vita e il suo lavoro sono stati oggetto di studi e retrospettive, e ancora oggi le sue opere sono ricercate dai collezionisti e ammirate dal pubblico, testimoniando la sua capacità di toccare le corde dell'anima umana attraverso la bellezza e l'armonia delle sue creazioni.
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