La Galleria Ponti compra opere e quadri del pittore Giuseppe Graziosi ( Savignano sul Panaro 1879 - Firenze 1942 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime.
La Galleria d'arte Ponti seleziona e tratta i migliori quadri dell'artista. Su richiesta forniamo stime e valutazioni gratuite, comunichiamo i prezzi, le quotazioni e i valori attuali di mercato. Acquistiamo opere in tutta Italia
Se siete interessati a COMPRARE o VENDERE opere dell’artista, contattateci subito. Se desiderate vendere o ricevere una valutazione delle opere: Inviateci una foto frontale del quadro, una del retro e una della firma. Indicateci inoltre le dimensioni dell’opera. Informateci sulla provenienza d’acquisto dell’opera e su ogni genere di documentazione disponibile (ricevute d’acquisto, certificati di autenticità, pubblicazioni). Un nostro operatore vi risponderà in giornata. Garantiamo massima riservatezza ed estrema professionalità. Potete inviare le foto tramite WHATSAPP TRAMITE MAIL[email protected]
Tel. (+39) 066871425
un nostro esperto vi risponderà in giornata.
Se invece desiderate acquistare opere del pittore: Contattateci e segnalateci la vostra richiesta. Vi informeremo sulle opere disponibili. Offriamo anche la possibilità di iscrivervi alla nostra NEWSLETTER, tramite la quale sarete informati all’inizio di ogni mese sulle ultime acquisizioni della Galleria d’arte.
RISPOSTE IMMEDIATE – TRATTATIVE RISERVATE
La rapidità della transazione e l'immediatezza del pagamento rappresentano da sempre i nostri punti di forza.
Giuseppe Graziosi, nato il 25 gennaio 1879 a Savignano sul Panaro, in provincia di Modena, è stato un artista italiano poliedrico, noto principalmente come scultore, ma anche come pittore e grafico. La sua vita e la sua opera si inseriscono nel contesto culturale e artistico italiano di fine Ottocento e prima metà del Novecento, un periodo caratterizzato da profonde trasformazioni sociali, politiche e artistiche. Figlio di Pietro Graziosi e Angela Marchi, contadini modesti, Graziosi crebbe in un ambiente rurale che influenzò profondamente la sua sensibilità artistica. Fin da giovane mostrò un notevole talento per l'arte, tanto che la sua formazione fu sostenuta economicamente da Arsenio Crespellani, sindaco di Savignano e noto archeologo, che riconobbe le sue capacità. Grazie a questo sostegno, Graziosi poté frequentare l'Istituto Reale di Belle Arti di Modena dal 1892 al 1898, dove ricevette una solida formazione artistica, ispirandosi in particolare alla scultura napoletana di Achille D'Orsi. Dopo gli studi a Modena, Graziosi continuò la sua formazione artistica a Firenze, Roma e Parigi, città in cui entrò in contatto con le avanguardie artistiche europee e approfondì la sua conoscenza delle tecniche scultoree e pittoriche. A Firenze, frequentò lo studio del professore Augusto Rivalta e la Scuola del Nudo all'Accademia di Belle Arti, mentre a Roma partecipò alla Libera Scuola del Nudo presso l'Accademia di Belle Arti. Il soggiorno parigino del 1903, insieme all'amico Ardengo Soffici, fu particolarmente significativo per la sua formazione, permettendogli di lavorare per un cliente tedesco e di collaborare con lo scultore Salesio Lugli. Nel corso della sua carriera, Graziosi partecipò a numerose esposizioni nazionali e internazionali, ottenendo riconoscimenti e premi che consolidarono la sua reputazione come artista di talento. Tra le sue opere più note si ricordano "La cicca", i ritratti di Mr. e Mrs. Crespellani e "San Giovanni Battista", quest'ultimo premiato all'esposizione della Società di Incoraggiamento di Modena nel 1897. La sua scultura "Il figlio della gleba" fu presentata e lodata all'Esposizione Nazionale di Torino nel 1898. Nonostante i lunghi soggiorni a Firenze e Milano, Graziosi mantenne sempre un forte legame con la sua terra natale, partecipando attivamente alla vita culturale modenese attraverso mostre locali e nazionali. Nel 1936, acquistò il complesso castellano di Maranello, che divenne la sua residenza estiva e studio. Graziosi fu anche un apprezzato insegnante, trasmettendo la sua passione e le sue conoscenze a giovani artisti presso l'Accademia di Brera a Milano e successivamente a Firenze. La sua abilità nel maneggiare diverse tecniche artistiche, dalla scultura alla pittura, lo rese una figura di spicco nel panorama artistico italiano. La sua eredità artistica è stata preservata grazie alla donazione degli eredi di una vasta collezione di opere plastiche, pittoriche e grafiche, che ha portato alla fondazione della Gipsoteca "Giuseppe Graziosi" a Modena nel 1984. Questo spazio espositivo, dedicato alla sua opera, offre una testimonianza significativa del suo contributo all'arte italiana. Giuseppe Graziosi morì a Firenze il 2 luglio 1942. La sua scomparsa fu commemorata a Maranello da amici, colleghi e autorità, tra cui Ardengo Soffici e Felice Carena, che pronunciò l'elogio funebre. La sua opera continua a essere studiata e apprezzata per la sua capacità di coniugare tradizione e innovazione, testimoniando la vitalità e la complessità dell'arte italiana nel periodo a cavallo tra il XIX e il XX secolo.
CARLA ACCARDI
FRANCO ANGELI
GIACOMO BALLA
ALIGHIERO BOETTI
AGOSTINO BONALUMI
ANTONIO BUENO
ENRICO CASTELLANI
GIORGIO DE CHIRICO
FORTUNATO DEPERO
PIERO DORAZIO
TANO FESTA
GIOSETTA FIORONI
LUCIO FONTANA
PINOT GALLIZIO
RENATO MAMBOR
ACHILLE PERILLI
MICHELANGELO PISTOLETTO
ARNALDO POMODORO
MARIO SCHIFANO
GIULIO TURCATO