La Galleria Ponti compra opere e quadri del pittore Giacomo Grosso ( Cambiano 1860 - Torino 1938). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime.
La Galleria d'arte Ponti seleziona e tratta i migliori quadri dell'artista. Su richiesta forniamo stime e valutazioni gratuite, comunichiamo i prezzi, le quotazioni e i valori attuali di mercato. Acquistiamo opere in tutta Italia
Se siete interessati a COMPRARE o VENDERE opere dell’artista, contattateci subito. Se desiderate vendere o ricevere una valutazione delle opere: Inviateci una foto frontale del quadro, una del retro e una della firma. Indicateci inoltre le dimensioni dell’opera. Informateci sulla provenienza d’acquisto dell’opera e su ogni genere di documentazione disponibile (ricevute d’acquisto, certificati di autenticità, pubblicazioni). Un nostro operatore vi risponderà in giornata. Garantiamo massima riservatezza ed estrema professionalità. Potete inviare le foto tramite WHATSAPP TRAMITE MAIL[email protected]
Tel. (+39) 066871425
un nostro esperto vi risponderà in giornata.
Se invece desiderate acquistare opere del pittore: Contattateci e segnalateci la vostra richiesta. Vi informeremo sulle opere disponibili. Offriamo anche la possibilità di iscrivervi alla nostra NEWSLETTER, tramite la quale sarete informati all’inizio di ogni mese sulle ultime acquisizioni della Galleria d’arte.
RISPOSTE IMMEDIATE – TRATTATIVE RISERVATE
La rapidità della transazione e l'immediatezza del pagamento rappresentano da sempre i nostri punti di forza.
Giacomo Grosso, nato il 23 maggio 1860 a Cambiano, vicino a Torino, è stato un pittore italiano che ha lasciato un'impronta indelebile nel panorama artistico tra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo. La sua vita e la sua carriera sono state caratterizzate da un profondo impegno verso l'arte, che lo ha visto emergere da condizioni di vita modeste per diventare uno dei pittori più apprezzati e riconosciuti del suo tempo. Grosso trascorse l'infanzia al seminario di Glaveno, ma il suo amore per l'arte lo portò presto a Torino, dove, per sopravvivere, iniziò dipingendo insegne di negozi. La sua determinazione e il suo talento non passarono inosservati: preso coraggio, si presentò a Andrea Gastaldi, professore di Pittura dell’Accademia Albertina, che lo accolse come allievo dopo averlo messo alla prova con un esercizio di disegno. Il risultato fu così convincente che Gastaldi scrisse al sindaco di Cambiano per ottenere una borsa di studio per il giovane promettente. Grosso si diplomò all'Accademia Albertina di Torino, dove in seguito divenne professore di pittura, mantenendo la cattedra dal 1906 fino alla sua morte. Durante la sua lunga carriera accademica, influenzò generazioni di artisti, tra cui Arturo Conterno, Maurizio Pellegrini, Eso Pelluzi e Giovanni Rava, trasmettendo loro non solo le tecniche pittoriche ma anche una profonda sensibilità artistica. La sua opera è caratterizzata da un eccezionale talento nel ritratto, che gli valse grande notorietà e apprezzamento sia in Italia che all'estero. Grosso partecipò a numerose esposizioni nazionali e internazionali, tra cui la Biennale di Venezia, dove nel 1912 tenne una mostra personale. I suoi viaggi a Parigi gli permisero di entrare in contatto con la scena artistica francese, arricchendo ulteriormente il suo stile, sebbene rimanesse sempre fedele alla tradizione accademica. Tra le sue opere più note, si ricordano "La Nuda" del 1896, "Supremo convegno" e il ritratto di Papa Benedetto XV, che testimoniano la sua abilità nel catturare non solo l'aspetto fisico dei suoi soggetti ma anche la loro interiorità. Grosso fu anche un appassionato studioso dell'arte, con un interesse particolare per la pittura ufficiale dei Salons, che preferiva alla pittura impressionista. La sua dedizione all'arte gli valse numerosi riconoscimenti, tra cui la nomina a Cavaliere dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro nel 1893 e a Commendatore dell'Ordine della Corona d'Italia nel 1907. Nel 1929, la sua carriera fu ulteriormente consacrata con la nomina a Senatore del Regno d'Italia, riconoscimento non solo del suo contributo all'arte ma anche del suo impegno civile. Giacomo Grosso morì a Torino il 14 gennaio 1938, lasciando un'eredità artistica di inestimabile valore. La sua vita fu segnata da un incessante impegno verso l'arte, che lo portò dai modesti inizi a Torino a diventare uno dei pittori più influenti e rispettati del suo tempo. La sua opera continua a essere studiata e ammirata, testimoniando la sua capacità di fondere tecnica, sensibilità e introspezione in opere di straordinaria bellezza e profondità.
CARLA ACCARDI
FRANCO ANGELI
GIACOMO BALLA
ALIGHIERO BOETTI
AGOSTINO BONALUMI
ANTONIO BUENO
ENRICO CASTELLANI
GIORGIO DE CHIRICO
FORTUNATO DEPERO
PIERO DORAZIO
TANO FESTA
GIOSETTA FIORONI
LUCIO FONTANA
PINOT GALLIZIO
RENATO MAMBOR
ACHILLE PERILLI
MICHELANGELO PISTOLETTO
ARNALDO POMODORO
MARIO SCHIFANO
GIULIO TURCATO