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Domenico Guerello fu un pittore italiano nato a Portofino il 12 aprile 1891 e deceduto nella stessa città il 24 dicembre 1931. La sua vita, sebbene breve, fu intensa e segnata da un profondo impegno artistico che lo vide emergere come una figura significativa nel panorama pittorico ligure e italiano del primo Novecento. Guerello iniziò la sua formazione artistica frequentando l'Accademia Ligustica di Belle Arti di Genova, dove ebbe modo di assimilare le basi della pittura accademica e di venire a contatto con le correnti artistiche del tempo. La sua prima attività artistica fu strettamente collegata a questa frequentazione, e si caratterizzò per un'attenzione particolare alla luce e al colore, elementi che divennero distintivi del suo stile. Nel 1916, Guerello fece il suo esordio alla Promotrice Genovese, presentando opere che ancora non riflettevano pienamente la sua maturazione stilistica. Tuttavia, fu proprio in questo periodo che iniziò a sviluppare un interesse per il Divisionismo, una corrente pittorica che si basava sulla decomposizione del colore in tinte pure e sulla loro successiva ricomposizione ottica da parte dell'osservatore. Questo interesse fu probabilmente stimolato dalla mostra di Gaetano Previati del 1915, che rappresentò un evento fondamentale per la comprensione degli sviluppi del secondo Divisionismo genovese. I paesaggi di Guerello, dipinti sul Monte di Portofino, rivelarono una personalità artistica già distinta rispetto ai canoni del Divisionismo, mostrando una stilizzazione plastica e tonale che lo avvicinava al Postimpressionismo europeo. La sua opera fu quindi riconosciuta come una delle esperienze più significative e originali del Novecento, che perseguì con tenacia l'approfondimento di un nucleo poetico originale. Durante la sua carriera, Guerello partecipò a numerose mostre importanti, tra cui le Biennali di Venezia del 1922, 1924 e 1926. Nel 1922, presentò alla Promotrice Genovese l'opera "Alera Flammam", che testimonia la sua evoluzione stilistica e la sua capacità di esprimere temi profondi attraverso la pittura. Uno degli aspetti più interessanti della vita di Guerello fu la sua partecipazione al "Gruppo di Albaro", un cenacolo artistico fondato da Plinio Nomellini, che riuniva pittori, poeti e scrittori genovesi. In questo contesto, Guerello ebbe modo di confrontarsi con altri artisti e di arricchire la sua cultura, assimilando e confrontando le diverse energie creative presenti nel gruppo. Tra le opere più note di Guerello vi è "Calma argentea", un ritratto di Anna Fedora realizzato nel 1922 e conservato presso la Galleria d'Arte Moderna di Genova. Quest'opera è emblematica del suo stile, caratterizzato da una delicata gestione della luce e da una composizione equilibrata che trasmette una sensazione di serenità e introspezione. Nonostante la sua vita fosse segnata da momenti difficili, come il periodo di detenzione nelle carceri genovesi di Sant'Andrea, Guerello non smise mai di dedicarsi alla pittura. Anche in prigione, continuò a produrre disegni, testimoniando la sua irriducibile passione per l'arte. La morte prematura di Domenico Guerello nel 1931 interruppe una carriera che stava raggiungendo l'apice della maturità artistica. Tuttavia, il suo lascito pittorico continua a essere apprezzato e studiato per la sua capacità di fondere insieme elementi naturalistici e una sensibilità poetica e lirica che rendono le sue opere inconfondibilmente sue. Guerello emerge così come una figura di spicco nella pittura ligure e italiana, capace di lasciare un'impronta indelebile nonostante la brevità della sua esistenza.
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