La Galleria Ponti compra opere e quadri del pittore Amanzia GuerrilotInganni ( Milano 1828 - Boffalora sopra Ticino 1905). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime.
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Amanzia Ammirata Guérillot, nata il 20 aprile 1828 a Milano e deceduta il 1 dicembre 1905 a Boffalora sopra Ticino, è stata una pittrice italiana di origini francesi, conosciuta principalmente per le sue vedute e nature morte. La sua vita e la sua arte sono state significativamente influenzate dalla sua relazione con il pittore Angelo Inganni, tanto che molte delle sue opere sono state erroneamente attribuite a lui. Nata in una famiglia di emigranti francesi, Amanzia ricevette le sue prime lezioni di disegno dal padre, Nicolas, che aveva prestato servizio come ufficiale di contabilità nell'esercito francese. La sua educazione artistica prese una svolta decisiva nel 1845, quando incontrò Angelo Inganni, che divenne il suo mentore. Inganni non solo le insegnò i rudimenti della pittura ad olio, ma la coinvolse anche come modella per le sue opere. In cambio, Amanzia impartiva lezioni di francese alla nipote di Inganni. La sua carriera espositiva ebbe inizio nel 1847 all'Accademia di Belle Arti di Brera, dove presentò due vedute – il Palazzo di Giustizia a Milano e una zona vicino a Brescia conosciuta come "Taglietto" – e una rappresentazione di un battello a vapore sul Lago di Como. Nei successivi anni, Amanzia continuò a esporre le sue opere, ampliando il suo repertorio a includere animali, nature morte e ritratti. Tra il 1853 e il 1855, Guérillot creò quattordici Stazioni della Via Crucis per la chiesa parrocchiale di Gussago. Questo progetto fu un'importante commissione che le permise di dimostrare la sua abilità nel trattare temi religiosi con profondità e sensibilità. Nel 1856, Amanzia sposò Inganni, che aveva ventuno anni più di lei e la cui prima moglie era morta tre anni prima. Dopo il viaggio di nozze, la coppia si stabilì vicino a Gussago e spesso lavorava in squadra, fino alla morte di Inganni nel 1880. Oltre alle loro tele, dipinsero soldatini di legno, pannelli per porte e decorazioni per specchi, scatole e paraventi. Dopo la morte di Inganni, Amanzia continuò a dipingere, ma la sua vita subì un altro cambiamento significativo nel 1887, quando si risposò con Lodovico Antoniani, un magistrato locale. Poco dopo il matrimonio, si trasferirono a Padova e sembra che Amanzia abbia smesso di dipingere. Alla morte del secondo marito, tornò in Lombardia per vivere con la nipote di Inganni. La vita di Amanzia Guérillot è stata segnata da una serie di eventi personali e professionali che hanno influenzato la sua arte. Nonostante le sfide, ha lasciato un'impronta indelebile nel mondo dell'arte, con opere che riflettono la sua maestria tecnica e la sua sensibilità artistica. La sua eredità è stata a lungo oscurata dall'ombra del suo primo marito, ma oggi il suo contributo alla pittura italiana dell'Ottocento è riconosciuto e celebrato.
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