La Galleria Ponti compra opere e quadri del pittore Giuseppe Guidi ( Castelbolognese 1884 - 1931). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime.
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Giuseppe Guidi, nato il 15 settembre 1881 a Castel Bolognese, fu un artista italiano poliedrico, noto per la sua pittura, incisione, ceramica e in particolare per il rinnovamento della pittura a smalto su metalli. La sua vita fu un intreccio di arte, viaggi e trasformazioni politiche, che lo portarono a essere un personaggio di spicco nella scena artistica italiana del primo Novecento. Guidi crebbe in una famiglia di umili origini; suo padre Mario e sua madre Luigia Galeati lo introdussero al mondo dell'arte. Dopo aver completato gli studi classici, lasciò la sua città natale per cercare fortuna al Nord. La sua vita fu segnata da soggiorni in diverse città europee, tra cui Trieste, Vienna, Budapest e Parigi, dove iniziò la sua attività artistica. A Trieste, fu espulso come sospetto anarchico, e a Vienna, partecipò al "Salone dei Secessionisti", un movimento che influenzò profondamente la sua produzione artistica successiva. Nel 1908, Guidi si trasferì definitivamente a Milano, dove frequentò i corsi serali d'arte all'Accademia di Brera e iniziò a collaborare come illustratore per riviste come "Per l'Arte" e "L'Eroica". La sua carriera artistica prese il volo quando vendette il suo primo quadro in una esposizione a Budapest. A Milano, aprì uno studio di pittore nel 1912 e si arruolò volontario nella Croce Rossa durante la Prima Guerra Mondiale. Dopo il congedo, riprese la sua attività di pittore, mai del tutto interrotta, e ospitò più volte Benito Mussolini, con cui era legato da rapporti di parentela. Nel dopoguerra, Guidi si dedicò esclusivamente alla sua carriera artistica, ottenendo lusinghieri riconoscimenti. Gabriele d'Annunzio, che lo apprezzava, gli commissionò un'intera Via Crucis per il suo Vittoriale a Gardone Riviera. Dal 1926 ricevette un incarico d'insegnamento di Tecniche dell'incisione presso la R. Accademia di Belle Arti di Milano. Espose le sue opere in diverse mostre ed esposizioni, tra cui la XVII Biennale d'Arte di Venezia nel 1930. Guidi fu anche un innovatore nella tecnica dello smalto su rame, realizzando opere di rara perizia che soltanto grandi ed esperti smaltatori possono conseguire. La sua notorietà crebbe rapidamente, tanto che nel 1924 D'Annunzio gli commissionò una Via Crucis, oggi presente nella Prioria del "Vittoriale degli Italiani" a Gardone Riviera. Negli anni seguenti, l'artista presentò i suoi smalti in mostre importanti sia in Italia che all'estero, riscuotendo consensi unanimi. La sua vita fu segnata anche da momenti difficili, come l'espulsione dai territori dell'impero austriaco e il rimpatrio a Castel Bolognese come sospetto anarchico. Tuttavia, la sua arte non fu mai influenzata dalle sue vicissitudini personali, e continuò a esprimere la sua visione artistica attraverso le sue opere. Giuseppe Guidi morì a Milano il 7 novembre 1931, a soli cinquant'anni, lasciando una figlia, Camilla, di appena cinque anni. La sua eredità artistica è stata riconosciuta e celebrata postuma con mostre e pubblicazioni dedicate alla sua opera. La sua arte è stata oggetto di rivalutazione e studio, e le sue opere sono state esposte in numerose gallerie e musei, consolidando la sua reputazione come uno degli artisti più significativi del suo tempo. La sua vita e il suo lavoro sono stati documentati in diverse pubblicazioni, tra cui "Un artista nell'ombra – Giuseppe Guidi (1881-1931)" e "L'arte di Giuseppe Guidi (1881-1931) Rivalutazione di un artista", entrambi curati da Valentino Donati. Questi testi offrono uno sguardo approfondito sulla vita e l'opera di Guidi, fornendo contesto e analisi critica delle sue tecniche e del suo impatto sull'arte italiana. In conclusione, Giuseppe Guidi fu un artista che attraversò e influenzò un periodo di grandi cambiamenti culturali e politici in Italia. La sua vita fu un viaggio di scoperta artistica, e il suo lascito continua a ispirare e affascinare gli amanti dell'arte fino ad oggi.
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