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Giuseppe Guzzardi, nato l'8 dicembre 1845 ad Adrano, una piccola cittadina ai piedi dell'Etna in provincia di Catania, è stato un pittore italiano che ha lasciato un'impronta significativa nel panorama artistico del suo tempo. La sua vita e la sua arte sono state un riflesso delle correnti culturali e artistiche che attraversavano l'Europa durante la seconda metà del XIX secolo. Guzzardi crebbe in una famiglia che riconobbe e sostenne il suo talento precoce. Suo padre, Francesco Guzzardi Stracuzzi, e sua madre, la nobildonna Maria Piccione, lo incoraggiarono a perseguire la sua passione per l'arte. Le sue prime lezioni furono impartite dal maestro Vincenzo Costa, un pittore locale che notò il suo potenziale. La comunità di Adrano, riconoscendo il suo talento, gli assegnò una borsa di studio che gli permise di trasferirsi a Firenze per studiare all'Accademia di Belle Arti. Qui, sotto la guida di Antonio Ciseri, un artista di grande influenza, Guzzardi affinò le sue abilità e sviluppò uno stile che combinava la tradizione accademica con le nuove correnti artistiche dell'epoca. Il soggiorno a Firenze fu cruciale per la formazione artistica di Guzzardi. La città era un crogiolo di idee e un centro di scambi culturali che gli permise di immergersi nelle correnti del realismo, del decadentismo e della scapigliatura. Nel 1874, Guzzardi fece il suo debutto espositivo alla Promotrice Fiorentina con le opere "L'aspettativa" e "Ritratto". Due anni dopo, nel 1876, espose all'Accademia di Belle Arti di Firenze "La Vergine sul Golgota", un'opera a grandezza naturale che ricevette critiche positive e fu successivamente collocata nel Santuario di Maria SS. Ausiliatrice di Adrano. Guzzardi si guadagnò presto una reputazione come ritrattista e come artista capace di catturare la poesia e il sentimento della vita quotidiana senza cadere in un realismo grossolano. La sua pittura, caratterizzata da un tocco franco, solidità nel disegno, equilibrio di masse e splendore di colorito, era apprezzata per la sua capacità di allettare i sensi con naturalezza e colore. Nel 1877, la sua opera "Idillio Campestre" fu acquistata dalla Galleria Borg de Balzan di Firenze e, a causa della sua popolarità, Guzzardi dovette replicare il soggetto più volte. Durante gli anni '80 del XIX secolo, Guzzardi fu nominato professore onorario all'Accademia di Belle Arti di Firenze, un riconoscimento della sua statura nel mondo artistico. Tuttavia, il suo legame con la sua città natale rimase forte. Nel 1887, durante un'epidemia di colera, tornò ad Adrano per aiutare la sua comunità, dimostrando un profondo senso di responsabilità sociale. Guzzardi continuò a dipingere paesaggi e scene di vita siciliana, tra cui "Turiddu e Carminuzza", che fu esposto alla Promotrice Fiorentina e premiato con una medaglia d'oro all'Esposizione Internazionale di Colonia nel 1889. Altre opere significative includono "Jesus appears to the Blessed Margaret Mary Alacoque" e "Repentance of Mary Magdalene", entrambe per la Chiesa Madre di Adrano. La sua arte fu apprezzata non solo in Italia ma anche all'estero, con opere che si trovano in collezioni private e pubbliche in tutto il mondo. Guzzardi morì il 14 settembre 1914 a Firenze, lasciando un'eredità di opere che continuano a essere studiate e ammirate per la loro bellezza e per l'importante contributo alla storia dell'arte italiana.
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