La Galleria Ponti compra opere e quadri del pittore George Howard ( Londra 1843 - Hindheard 1911). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime.
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George James Howard, IX conte di Carlisle, noto anche come George Howard fino al 1889, fu un aristocratico inglese, pari, politico e pittore, nato il 12 agosto 1843 e deceduto il 16 aprile 1911. La sua vita fu un intreccio di arte, politica e nobiltà, che lo portò a essere una figura di spicco nell'Inghilterra vittoriana e edoardiana. Howard nacque in una famiglia aristocratica e influente, che gli permise di godere di una vita privilegiata fin dalla giovinezza. La sua madre era stata allieva del pittore Peter DeWint e, sebbene fosse morta poco dopo la sua nascita, Howard crebbe circondato dalle sue opere. Già da ragazzo, durante gli anni a Eton, riempì i suoi quaderni di schizzi a matita dei suoi compagni e di studi paesaggistici e topografici. Durante i suoi anni universitari a Cambridge, lesse "Modern Painters" di John Ruskin, e i suoi acquerelli giovanili risentirono fortemente dell'influenza ruskiniana. Il suo talento per la pittura e le arti fu evidente fin da giovane, tanto che studiò con maestri come Alphonse Legros e fu influenzato da artisti come Edward Burne-Jones e Giovanni Costa. Costa in particolare divenne una figura centrale nella vita di Howard, influenzando profondamente il suo stile pittorico e ricevendo in cambio supporto professionale da parte di Howard. Nel 1864, Howard sposò Rosalind Frances, figlia minore del secondo barone Stanley di Alderley. La coppia viaggiò in Italia nel 1865-1866, dove Howard ebbe l'opportunità di studiare opere d'arte e incontrare artisti. Questo viaggio fu fondamentale per la sua formazione artistica e per la sua amicizia con Costa, che lo introdusse alla Scuola Etrusca, un gruppo informale di pittori inglesi, italiani e americani, tutti amici e seguaci di Costa. Howard fu un artista compulsivo e sensibile, che tuttavia, consapevole della sua ricchezza, si astenne dal vendere le sue opere per non competere con coloro che dipendevano dalle vendite per vivere. Questo è il motivo per cui gran parte del suo lavoro rimane ancora oggi in famiglia. Le sue opere includono bellissimi paesaggi ad olio e delicati disegni di ritratti, molti dei quali sono esposti nelle camere da letto, nelle scale e nei corridoi di Naworth Castle, così come in altre proprietà di famiglia. Nonostante la sua posizione sociale, Howard non si limitò a vivere una vita di agiato dilettante. Fu attivo anche in politica, servendo come membro del Parlamento per il Partito Liberale e dedicandosi a varie cause sociali. La sua vita fu segnata da una serie di eventi familiari tragici che lo portarono a ereditare il titolo di conte di Carlisle dopo la morte di suo zio, l'8° conte. Questa successione gli portò una vasta ricchezza e proprietà attraverso lo Yorkshire e la Cumbria, inclusi il Naworth Castle e il Castle Howard. La sua casa a Londra, 1 Palace Green, fu progettata per lui e sua moglie dall'architetto preferito di William Morris, Philip Webb. La casa divenne un punto di incontro per artisti e intellettuali dell'epoca, e Howard commissionò a Morris e alla sua compagnia pannelli dipinti per la decorazione degli interni. Howard fu un membro fondatore della Scuola Etrusca nel 1883-1884 e condivise con Hercules Brabazon Brabazon la rara distinzione di essere un dilettante i cui lavori furono onorati dagli artisti professionisti contemporanei. Nonostante le sue opere non fossero in vendita, partecipò con entusiasmo alle mostre del suo tempo, esponendo per la prima volta al pubblico nel 1867 alla Dudley Gallery e successivamente diventando un punto fermo delle gallerie Grosvenor e New. Espose occasionalmente anche alla Royal Academy e alla fine divenne membro onorario della Royal Society of Painters in Water-Colours. Howard morì a Brackland, Hindhead, Surrey, nel 1911 all'età di 67 anni. Sua moglie, la contessa di Carlisle, morì dieci anni dopo, nel 1921. I loro resti sono sepolti presso la Lanercost Priory. Il loro primogenito, Charles, gli succedette nel titolo di conte.
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