La Galleria Ponti compra opere e quadri del pittore Mathieu Kessels ( Maastricht 1784 - Roma 1836). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime.
La Galleria d'arte Ponti seleziona e tratta i migliori quadri dell'artista. Su richiesta forniamo stime e valutazioni gratuite, comunichiamo i prezzi, le quotazioni e i valori attuali di mercato. Acquistiamo opere in tutta Italia
Se siete interessati a COMPRARE o VENDERE opere dell’artista, contattateci subito. Se desiderate vendere o ricevere una valutazione delle opere: Inviateci una foto frontale del quadro, una del retro e una della firma. Indicateci inoltre le dimensioni dell’opera. Informateci sulla provenienza d’acquisto dell’opera e su ogni genere di documentazione disponibile (ricevute d’acquisto, certificati di autenticità, pubblicazioni). Un nostro operatore vi risponderà in giornata. Garantiamo massima riservatezza ed estrema professionalità. Potete inviare le foto tramite WHATSAPP TRAMITE MAIL[email protected]
Tel. (+39) 066871425
un nostro esperto vi risponderà in giornata.
Se invece desiderate acquistare opere del pittore: Contattateci e segnalateci la vostra richiesta. Vi informeremo sulle opere disponibili. Offriamo anche la possibilità di iscrivervi alla nostra NEWSLETTER, tramite la quale sarete informati all’inizio di ogni mese sulle ultime acquisizioni della Galleria d’arte.
RISPOSTE IMMEDIATE – TRATTATIVE RISERVATE
La rapidità della transazione e l'immediatezza del pagamento rappresentano da sempre i nostri punti di forza.
Mathieu Kessels nacque il 20 maggio 1784 a Maastricht, nei Paesi Bassi, in una famiglia di modesta condizione economica. Suo padre era un falegname e Mathieu era il quarto e più giovane figlio. La sua infanzia e i primi anni di formazione furono segnati da un ambiente familiare incentrato sul lavoro manuale e sull'artigianato. Nonostante ciò, Kessels mostrò fin da giovane un'inclinazione per l'arte, che lo portò a intraprendere un percorso di studi e formazione che lo avrebbe condotto ben lontano dalla sua città natale. La sua carriera artistica iniziò con un'apprendistato presso un orafo a Venlo, ma ben presto Kessels si rese conto che la sua vera passione era la scultura. Questa realizzazione lo portò a lasciare l'apprendistato per frequentare l'École des Beaux-Arts. Nel 1806, decise di viaggiare verso San Pietroburgo, dove trascorse otto anni apprendendo la creazione di modelli in cera e sculture di vario tipo nel laboratorio di Joseph Camberlain. Questo periodo in Russia fu fondamentale per la sua formazione artistica e per la sua crescita personale. Dopo il suo ritorno in Europa occidentale, Kessels trascorse alcuni mesi nello studio di Girodet a Parigi, dove le sue opere furono esposte al Salon del 1819. Fu questo il periodo in cui maturò la decisione di trasferirsi a Roma, città che all'epoca era considerata il cuore pulsante dell'arte neoclassica. A Roma, Kessels fu accolto come apprendista dallo scultore danese Bertel Thorvaldsen, probabilmente nel 1818. La sua partecipazione a un concorso per giovani artisti organizzato dallo scultore veneziano Antonio Canova nel 1819 segnò una svolta nella sua carriera: vinse il massimo riconoscimento con la sua terracotta di San Sebastiano trafitto dalle frecce, un'opera di franca e bella fattura. Durante il suo soggiorno a Roma, Kessels divenne membro, e in seguito professore, dell'Accademia di San Luca e dell'Istituto dei Paesi Bassi. Fu anche membro delle accademie di Amsterdam e Anversa. In questo periodo, insegnò a scultori come Louis Jehotte ed Eugène Simonis, che avrebbero esercitato una notevole influenza attraverso il loro insegnamento all'Académie Royale des Beaux-Arts di Bruxelles. Un altro suo studente fu lo scultore olandese Johannes Antonius van der Ven, che scolpì la sua lapide funeraria. Kessels si distinse per le sue sculture neoclassiche, aderendo all'estetica idealista e alle leggi prescritte dall'arte classica. Tra le sue opere più note ci sono i busti in marmo di Marco Aurelio, Cicerone, Iside e Gaio o Lucio Cesare, realizzati tra il 1817 e il 1819, oltre a "Il genio dell'arte", "Bacco", "Donna che piange su un'urna" e "Venere". Tuttavia, alla fine degli anni '20 del XIX secolo, Kessels iniziò a distaccarsi dal puro classicismo di Thorvaldsen in favore di uno stile più seducente, mescolato con il pathos del Barocco italiano. Questo cambiamento è evidente nel suo monumento marmoreo alla Contessa di Celles. Mathieu Kessels morì il 4 marzo 1836 a Roma, mentre lavorava a "San Michele che sconfigge l'Idra dell'Anarchia" per la chiesa di Saint, ora cattedrale di Bruxelles. Alla sua morte, il suo studio fu inventariato da Thorvaldsen e acquisito dal governo belga, che lo trasferì ai Musei Reali delle Belle Arti del Belgio a Bruxelles. Il museo possiede oggi oltre 70 opere di Kessels, tra cui quattro sculture in gesso esposte permanentemente nel dipartimento neoclassico.
CARLA ACCARDI
FRANCO ANGELI
GIACOMO BALLA
ALIGHIERO BOETTI
AGOSTINO BONALUMI
ANTONIO BUENO
ENRICO CASTELLANI
GIORGIO DE CHIRICO
FORTUNATO DEPERO
PIERO DORAZIO
TANO FESTA
GIOSETTA FIORONI
LUCIO FONTANA
PINOT GALLIZIO
RENATO MAMBOR
ACHILLE PERILLI
MICHELANGELO PISTOLETTO
ARNALDO POMODORO
MARIO SCHIFANO
GIULIO TURCATO