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Valerico Laccetti, noto anche come Valerio Laccetti, fu un pittore italiano di grande talento, nato il 18 giugno 1836 a Vasto, nella provincia di Chieti. La sua vita e la sua carriera artistica furono segnate da un profondo impegno nella rappresentazione di temi pastorali e di genere, nonché da un'attenta osservazione della realtà sociale e storica del suo tempo. Fin dalla giovane età, Laccetti mostrò un'inclinazione naturale per la pittura, che lo portò a iscriversi all'Accademia di Belle Arti di Napoli. Qui, sotto la guida di maestri come Giuseppe Mancinelli e Francesco Palizzi, affinò le sue tecniche e la sua sensibilità artistica, vincendo un premio in una competizione accademica. Questo riconoscimento precoce fu solo l'inizio di una carriera ricca di successi e di apprezzamenti. Durante i suoi studi, Laccetti fu particolarmente influenzato da Filippo Palizzi, con cui condivise non solo l'ambiente accademico ma anche una profonda ammirazione per la natura e per la vita rurale. Questa influenza si riflette nelle sue opere, caratterizzate da una rappresentazione realistica e dettagliata di scene campestri, animali e figure umane, spesso inserite in contesti di vita quotidiana. Nel 1863, Laccetti espose a Napoli "Interno con Animali", segnando l'inizio di una serie di partecipazioni a mostre e esposizioni che lo avrebbero visto protagonista per tutta la vita. Due anni dopo, si trasferì a Roma, dove continuò a esporre le sue opere, tra cui "Cane e Gatto in una Stalla" e "Mucca in una Stalla", presso le Mostre degli Amatori e Cultori. La sua presenza a Roma fu segnata da un'intensa attività espositiva che lo vide partecipare alle Esposizioni Romane fino al 1902, presentando opere di grande impatto emotivo e sociale come "La Vedova" (1875), "La Ragazza" (1878) e "Una Madre Gioca con il suo Bambino" (1879). Laccetti non si limitò alla sola Italia per esporre le sue opere; viaggiò anche in Francia e Austria, dove nel 1873, a Vienna, vinse una medaglia esponendo tre tele che ritraevano contadini al lavoro. Questo riconoscimento internazionale fu seguito da altri successi, come l'esposizione di "Solo!", "Campagna Romana" e "La Civiltà Fuga l'Ignoranza" all'esposizione nazionale di Napoli nel 1877, e la successiva partecipazione all'Esposizione Internazionale di Parigi. Oltre alla pittura di genere e paesaggistica, Laccetti si dedicò anche alla realizzazione di opere storiche e religiose, influenzato da Domenico Morelli. Tra queste, "Christus Imperat!" (1884) rappresenta un punto di svolta nella sua carriera, esibendo una profonda riflessione sulle tematiche religiose e sulla lotta tra il bene e il male. Quest'opera, esposta con grande successo a Roma, è conservata oggi nella Pinacoteca Provinciale Barbella a Chieti. Negli ultimi anni della sua vita, Laccetti ampliò il suo interesse artistico verso il teatro, scrivendo opere teatrali e drammi storici. Nonostante un esordio teatrale non particolarmente fortunato con "Fede Coniugale", non si lasciò scoraggiare e continuò a produrre opere di rilievo fino alla sua morte, avvenuta l'8 marzo 1909 a Roma. Valerico Laccetti lasciò un'eredità artistica di grande valore, testimoniata dalle sue numerose opere conservate in musei e collezioni private. La sua capacità di catturare l'essenza della vita rurale e di esplorare tematiche sociali e storiche con sensibilità e realismo lo rende una figura di spicco nella pittura italiana dell'Ottocento.
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