La Galleria Ponti compra opere e quadri del pittore Egisto Lancerotto ( Noale 1847 - Venezia 1916). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime.
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Egisto Lancerotto nacque a Noale, un piccolo centro nei pressi di Venezia, il 21 agosto 1847. Figlio di Giuseppe Lancerotto, un impiegato amministrativo dell'Impero Asburgico, Egisto crebbe in un ambiente che gli permise di sviluppare fin da giovane un forte interesse per l'arte. La sua famiglia si trasferì a Venezia quando era ancora giovane, città che avrebbe poi influenzato profondamente la sua opera. Lancerotto iniziò la sua formazione artistica presso l'Accademia di Belle Arti di Venezia, dove ebbe come professori figure di spicco dell'epoca come Napoleone Nani, Michelangelo Grigoletti, Federico Moja e Pompeo Marino Molmenti. Quest'ultimo, in particolare, ebbe un'influenza significativa sullo sviluppo artistico di Lancerotto, guidandolo verso una pittura che si concentrava sulla rappresentazione della vita quotidiana veneziana con un'attenzione particolare verso i dettagli e le emozioni umane. Durante la sua carriera, Lancerotto si dedicò principalmente alla pittura di genere, ritraendo scene di vita quotidiana di Venezia con una predilezione per i soggetti popolari: lavoratori, gondolieri, eleganti in rovina, vecchi fumatori, giovani sporchi e viziati. La sua capacità di cogliere l'anima e gli istinti più intimi dei suoi soggetti, esprimendoli con una determinatezza inarrivabile, gli valse il riconoscimento di critici e pubblico. Tra le sue opere principali si ricordano "Delusione", che fu inviata al Salon di Parigi ma andò perduta durante il trasporto, "Le regate" a Venezia, "Due Popolani ai Giardini", "La festa degli sposi", "Scuola di pittura", "Da Mestre" a Venezia esposta nel 1881, "Mezza festa", "Breve respiro", "Barcaiolo" esposto a Torino nel 1880, "A pié d'un ponte", "L'Albo" esposto a Milano nel 1881, "Esposizione artistica", "Loto della pollastra", "Capitolo primo" esposto a Roma nel 1883, "La Zingara", "Preparativi per la notte del Redentore" a Venezia, inviato all'Esposizione di Milano del 1884, "Assedio di Firenze", "Convegno" esposto a Torino, "After the dispute", "Fiori di maggio" e "Monte Rosa". Lancerotto non si limitò alla pittura di genere, ma esplorò anche la pittura storica e il ritratto, dimostrando una versatilità che gli permise di affrontare temi diversi con la stessa maestria. La sua tecnica pittorica, caratterizzata da un uso sapiente del colore e da una grande attenzione per la luce, contribuì a rendere le sue opere immediatamente riconoscibili e apprezzate sia in Italia che all'estero. Egisto Lancerotto morì a Venezia il 31 maggio 1916, lasciando un'eredità artistica di grande valore. La sua opera continua a essere studiata e ammirata per la capacità di catturare l'essenza della vita veneziana dell'epoca, con uno sguardo che va oltre il semplice aneddoto per toccare temi universali dell'esistenza umana. Oggi, molte delle sue opere sono conservate in musei e collezioni private, testimoniando l'importanza di Lancerotto nel panorama artistico italiano tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento.
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