La Galleria Ponti compra opere e quadri del pittore Gaspare Landi ( Piacenza 1756 - 1830). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime.
La Galleria d'arte Ponti seleziona e tratta i migliori quadri dell'artista. Su richiesta forniamo stime e valutazioni gratuite, comunichiamo i prezzi, le quotazioni e i valori attuali di mercato. Acquistiamo opere in tutta Italia
Se siete interessati a COMPRARE o VENDERE opere dell’artista, contattateci subito. Se desiderate vendere o ricevere una valutazione delle opere: Inviateci una foto frontale del quadro, una del retro e una della firma. Indicateci inoltre le dimensioni dell’opera. Informateci sulla provenienza d’acquisto dell’opera e su ogni genere di documentazione disponibile (ricevute d’acquisto, certificati di autenticità, pubblicazioni). Un nostro operatore vi risponderà in giornata. Garantiamo massima riservatezza ed estrema professionalità. Potete inviare le foto tramite WHATSAPP TRAMITE MAIL[email protected]
Tel. (+39) 066871425
un nostro esperto vi risponderà in giornata.
Se invece desiderate acquistare opere del pittore: Contattateci e segnalateci la vostra richiesta. Vi informeremo sulle opere disponibili. Offriamo anche la possibilità di iscrivervi alla nostra NEWSLETTER, tramite la quale sarete informati all’inizio di ogni mese sulle ultime acquisizioni della Galleria d’arte.
RISPOSTE IMMEDIATE – TRATTATIVE RISERVATE
La rapidità della transazione e l'immediatezza del pagamento rappresentano da sempre i nostri punti di forza.
Gaspare Landi fu un pittore italiano di rilievo nel periodo neoclassico, attivo principalmente a Roma e nella sua città natale di Piacenza. Nato il 6 gennaio 1756 in una famiglia di nobili origini, Landi crebbe in un contesto di difficoltà economiche che influenzarono la sua formazione giovanile. Nonostante le avversità, riuscì a ottenere un sussidio per studiare pittura a Roma grazie al patrocinio del marchese Giambattista Landi, un parente distante. A 25 anni, Landi si trasferì a Roma per lavorare sotto la guida di Domenico Corvi e Pompeo Battoni, due esponenti di spicco dell'arte del tempo. Durante il suo soggiorno romano, Landi si affermò come rivale del pittore Vincenzo Camuccini, e le sue opere furono esposte in importanti gallerie, come la Pinacoteca di Parma. Tra i suoi lavori più noti vi sono "Diomede e Ulisse che portano via il Palladio" (1783) e "Il matrimonio di Abramo e Sara". Un altro esempio significativo del suo talento è l'opera "Lo Spasimo", che rappresenta Cristo svenuto sotto il peso della croce, esposta nella chiesa di San Giovanni in Canale a Piacenza. Landi divenne membro dell'Accademia di San Luca a Roma nel 1805, professore di teoria della pittura nel 1812 e presidente dell'Accademia nel 1817. Ricevette numerosi riconoscimenti, tra cui l'Ordine della Corona Ferrea dall'Imperatore, l'Ordine di San Giuseppe e un ordine napoletano dal Re di Napoli. Intorno al 1820, Landi tornò a Piacenza con l'intenzione di stabilirvisi definitivamente, ma la monotonia della vita provinciale lo spinse a ritornare a Roma nel 1824. Il suo ultimo lavoro fu un'Assunzione, collocata nella chiesa di San Francesco di Paola a Napoli. Nonostante gli fosse stata offerta una cattedra all'Accademia di Venezia, Landi preferì rimanere presidente dell'Accademia di San Luca. Tornò a Piacenza nel 1829, dove morì l'anno successivo. La sua vita e il suo lavoro furono oggetto di numerosi studi e pubblicazioni, che ne hanno tracciato il profilo artistico e umano. Landi è noto per la sua abilità nel ritratto, come dimostra il "Ritratto di Giacomo Rota col cane" (1798), che rivela la sua attenzione verso gli affetti umani e animali. Quest'opera, acquistata dal Comune di Piacenza nel 1890, è esposta presso i Musei Civici di Palazzo Farnese insieme ad altri ritratti dell'artista. La formazione artistica di Landi iniziò con Gaspare Bandini e Antonio Porcelli, e proseguì attraverso lo studio delle incisioni di Orazio Gatti basate sulle opere del Guercino. La sua carriera iniziò con piccoli ritratti e dipinti devozionali, ma ben presto si estese a ritratti e dipinti di battaglia, che gli permisero di farsi conoscere dalla nobiltà emiliana e lombarda. Tra i suoi mecenati vi fu il marchese Landi delle Caselle, che finanziò il suo viaggio di studio a Roma. A Roma, Landi si immerse in un ambiente culturale ricco di rievocazioni dell'antichità e sviluppò uno stile che mediava tra il classicismo e i maestri del Cinquecento, come Raffaello e i pittori veneti. Durante gli anni novanta del Settecento e oltre, Landi divise il suo tempo tra Piacenza e Roma, ricevendo commissioni da famiglie illustri come gli Anguissola e i Belgiojoso. Dopo l'arrivo dei francesi a Roma, rimase a Piacenza per alcuni anni, per poi rientrare all'inizio dell'Ottocento. Il successo di Landi a Roma raggiunse l'apice durante le mostre al Pantheon e al Campidoglio del 1809. Nel 1812 fu nominato cattedratico di pittura a San Luca e continuò a dialogare con i grandi maestri del classicismo, come Antonio Canova e Vincenzo Camuccini. La sua influenza si estese anche alla scultura, come dimostra il dipinto "Pericle ammira le opere di Fidia al Partenone", che testimonia il suo interesse per l'arte antica e la sua capacità di interpretare temi storici con sensibilità neoclassica. Gaspare Landi morì a Piacenza il 28 febbraio 1830, lasciando un'eredità artistica significativa che continua a essere apprezzata e studiata per la sua raffinatezza tecnica e la sua sensibilità emotiva.
CARLA ACCARDI
FRANCO ANGELI
GIACOMO BALLA
ALIGHIERO BOETTI
AGOSTINO BONALUMI
ANTONIO BUENO
ENRICO CASTELLANI
GIORGIO DE CHIRICO
FORTUNATO DEPERO
PIERO DORAZIO
TANO FESTA
GIOSETTA FIORONI
LUCIO FONTANA
PINOT GALLIZIO
RENATO MAMBOR
ACHILLE PERILLI
MICHELANGELO PISTOLETTO
ARNALDO POMODORO
MARIO SCHIFANO
GIULIO TURCATO