La Galleria Ponti compra opere e quadri del pittore Alessandro LaVolpe ( Lucera 1820 - Roma 1887 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime.
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Alessandro La Volpe nacque a Lucera, in provincia di Foggia, il 27 febbraio 1820. La sua vita e la sua carriera artistica si svolsero in un periodo di grande fermento culturale e politico in Italia, che influenzò profondamente il suo percorso e le sue opere. Fin da giovane, La Volpe mostrò un'inclinazione per l'arte, che lo portò a trasferirsi a Napoli con l'intento di approfondire i suoi studi artistici. A Napoli, La Volpe si iscrisse al Regio Istituto di Belle Arti, dove ebbe l'opportunità di studiare sotto la guida di Gabriele Smargiassi, un maestro riconosciuto per il suo contributo alla pittura paesaggistica. Questo periodo di formazione fu fondamentale per lo sviluppo del suo stile e delle sue tecniche pittoriche. La Volpe si distinse per la sua capacità di catturare la luce e l'atmosfera dei paesaggi, un tratto che divenne distintivo delle sue opere. Nel corso della sua carriera, Alessandro La Volpe divenne un esponente di spicco della Scuola di Posillipo, un movimento artistico che si concentrava sulla rappresentazione del paesaggio naturale, in particolare quello della regione campana e delle sue coste. La Scuola di Posillipo era caratterizzata da un approccio innovativo alla pittura paesaggistica, che privilegiava la resa diretta e spontanea della natura, in contrapposizione agli schemi più rigidi e idealizzati della tradizione accademica. Le opere di La Volpe sono note per la loro precisione nei dettagli e per l'uso sapiente del colore, che gli permetteva di evocare l'atmosfera e la luce specifiche di ogni scenario rappresentato. Tra i suoi dipinti più celebri, si ricorda "Scena di pesca" del 1866, un esempio emblematico della sua maestria nel catturare momenti di vita quotidiana con sensibilità e realismo. Oltre alla pittura paesaggistica, La Volpe si dedicò anche alla rappresentazione di scene di genere e di interni, dimostrando una versatilità che gli consentì di esplorare diversi aspetti della realtà circostante. La sua abilità nel rappresentare la luce e le ombre, unita a un attento studio della composizione, conferì alle sue opere una profondità e una vivacità notevoli. Alessandro La Volpe fu anche un apprezzato docente, trasmettendo la sua passione e le sue conoscenze a nuove generazioni di artisti. Il suo contributo all'arte italiana del XIX secolo non si limitò quindi solo alla sua produzione artistica, ma anche all'impatto che ebbe come insegnante e mentore. La Volpe trascorse gli ultimi anni della sua vita a Roma, dove continuò a dipingere e a partecipare attivamente alla vita culturale della città. Morì nella capitale il 2 agosto 1887, lasciando un'eredità artistica di grande valore. Le sue opere sono oggi conservate in numerosi musei e collezioni private, dove continuano a testimoniare la sua maestria e il suo amore per la natura e per il paesaggio italiano. La figura di Alessandro La Volpe rimane un punto di riferimento importante nello studio della pittura paesaggistica italiana dell'Ottocento. La sua capacità di fondere osservazione diretta e sensibilità artistica ha contribuito a definire un'epoca e a ispirare generazioni successive di pittori, rendendolo uno degli artisti più rappresentativi e apprezzati del suo tempo.
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