La Galleria Ponti compra opere e quadri del pittore Sigmund Lipinsky ( Graudenz 1873 - Roma 1940). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime.
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Sigmund Lipinsky, nato nel 1873 a Graudenz, allora parte del Regno di Prussia e oggi conosciuto come Grudziądz in Polonia, è stato un artista di eccezionale talento e versatilità, la cui vita e opera si sono intrecciate strettamente con la storia e la cultura di inizio Novecento. La sua formazione artistica ha avuto luogo all'Accademia di Belle Arti di Berlino, dove ha studiato sotto la guida di Anton von Werner, un'esperienza che ha plasmato le sue prime espressioni artistiche e ha definito il corso della sua carriera. La svolta nella vita di Lipinsky avvenne all'inizio del XX secolo, quando, grazie al "Gran Premio di Stato", gli fu offerta una borsa di studio per un soggiorno triennale in Italia. Questa opportunità lo portò a Roma nel 1902, città che divenne la sua casa e il fulcro della sua attività artistica per il resto della sua vita. A Roma, Lipinsky si inserì in una vivace comunità di artisti tedeschi, i cosiddetti "Deutsch-Römer", e instaurò un profondo legame con Otto Greiner, un altro artista tedesco, con cui condivise un profondo sodalizio artistico e umano. Lipinsky è noto soprattutto per la sua produzione grafica, che lo ha reso uno degli artisti stranieri più influenti attivi a Roma nel primo Novecento. La sua opera è caratterizzata da un'attenzione analitica ai dettagli anatomici, evidente soprattutto nei suoi ritratti e nelle sue rappresentazioni del nudo. Questa precisione, unita a una perizia tecnica eccezionale, ha cambiato il modo di concepire il disegno per molti artisti del suo tempo, influenzando in particolare la rappresentazione della figura umana. Tra i ritratti più noti di Lipinsky, si ricordano quelli di Caterina Lombardo, Claire Wenz, Raoul Heinrich Francé, Lucy von Waldthausen e Galeazzo von Thun und Hohenstein. La sua partecipazione a importanti esposizioni, come la I Esposizione Internazionale del Bianco e Nero a Firenze nel 1914 e la Prima Esposizione Internazionale d'Arte della "Secessione" a Roma nel 1913, testimonia il riconoscimento del suo talento e la sua integrazione nel panorama artistico dell'epoca. Nonostante la sua presenza tra gli espositori della "Secessione", Lipinsky non prese mai parte al movimento, ma fu anzi tra gli organizzatori delle esposizioni della Società degli Amatori e Cultori, dimostrando un impegno attivo nella promozione dell'arte e degli artisti a Roma. L'opera di Lipinsky ha continuato a ricevere attenzione anche dopo la sua morte, avvenuta a Roma nel 1940. Le sue opere sono state offerte più volte all'asta, raggiungendo prezzi che variano in base alle dimensioni e al medium utilizzato. Il record di prezzo per un'opera di Lipinsky è stato stabilito nel 2019, quando "Stehender weiblicher Rückenakt" è stato venduto per 7,162 USD. La sua eredità artistica è stata riconosciuta e celebrata anche in ambito accademico, con pubblicazioni e studi che approfondiscono il suo contributo all'arte del Novecento. La sua influenza si estende oltre i confini della sua produzione grafica, avendo lasciato un'impronta significativa anche nell'insegnamento artistico, come dimostra il suo "Manuale anatomico per lo studio artistico del corpo umano", pubblicato a Roma nel 1931. In conclusione, Sigmund Lipinsky rappresenta una figura di spicco nell'arte del primo Novecento, la cui opera continua a essere studiata e apprezzata per la sua profondità tecnica e emotiva. La sua vita e il suo lavoro a Roma hanno contribuito in modo significativo al dialogo culturale tra Italia e Germania, rendendolo un ponte tra due mondi artistici.
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