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Guglielmo Amedeo Lori, nato a Pisa il 6 novembre 1869 e deceduto a Viareggio il 13 gennaio 1913, è stato un pittore italiano noto per le sue rappresentazioni paesaggistiche eseguite in stile Divisionista. La sua vita e la sua arte si intrecciano strettamente con il contesto culturale e artistico dell'Italia di fine Ottocento e inizio Novecento, periodo in cui il movimento Divisionista stava guadagnando terreno come espressione innovativa e sperimentale nella pittura. Lori trascorse la sua giovinezza a Pisa, dove frequentò il ginnasio. La sua formazione artistica iniziò nel 1887, quando si iscrisse all'Istituto di Belle Arti di Lucca. Fu in questo periodo che Lori iniziò a sviluppare il suo interesse per il paesaggio, un genere che avrebbe esplorato per tutta la vita. La sua arte fu profondamente influenzata dall'incontro con Antonio Discovolo, un altro importante esponente del Divisionismo italiano. Insieme, i due artisti si unirono al gruppo di pittori che frequentavano la villa di Giacomo Puccini a Torre del Lago tra il 1898 e il 1899. Questo incontro fu cruciale per Lori, poiché gli permise di entrare in contatto con altri artisti significativi dell'epoca, come Plinio Nomellini, Raffaello Gambogi e Francesco Fanelli. Nel corso della sua carriera, Lori si dedicò alla rappresentazione del paesaggio italiano, esplorando diverse regioni ma concentrandosi particolarmente sulla Liguria e sulla Toscana. Tra il 1902 e il 1903, dipinse insieme a Discovolo e Lloyd in Liguria, catturando la luce e l'atmosfera uniche della regione con una tecnica pittorica che enfatizzava la separazione dei colori in tinte pure, tipica del Divisionismo. Lori partecipò attivamente alla vita artistica italiana, esponendo le sue opere in numerose mostre. Nel 1902, inviò i suoi lavori alla mostra "In arte libertas" a Roma e, nel 1904, partecipò alla Secessione esposta al Palazzo Corsini a Firenze e alla Secessione Romana del 1913. Fu anche un espositore regolare alla Biennale di Venezia dal 1901 al 1910, dove ricevette riconoscimenti e apprezzamenti sia dalla critica che dal pubblico. In particolare, alla quarta Esposizione Internazionale d'Arte di Venezia fu notato tra i giovani artisti paesaggisti insieme a Giuseppe Viner e Galileo Chini, e nel 1907, alla settima Esposizione, fu messo in evidenza insieme ad altri pittori toscani contemporanei come Tito Lessi e Antonio Salvetti. Nonostante la sua vita fosse relativamente breve, Lori lasciò un'impronta significativa nel panorama artistico italiano. Le sue opere, caratterizzate da una sensibilità particolare per la luce e il colore, riflettono un profondo legame con la natura e un'attenta osservazione del paesaggio. Tra i suoi dipinti più noti si ricordano "Contadinella" (1893), un olio su tela che ritrae una giovane contadina in un paesaggio rurale, e "Pescatore di arselle in riva al mare", una tecnica mista su cartone che cattura un momento di vita quotidiana sulla costa. La morte prematura di Lori a Viareggio nel 1913 interruppe una carriera promettente, ma il suo contributo all'arte italiana rimane significativo. Le sue opere continuano a essere apprezzate per la loro capacità di catturare l'essenza del paesaggio italiano, rendendo Lori una figura importante nella storia dell'arte divisionista del suo paese.
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