La Galleria Ponti compra opere e quadri del pittore Serafino Macchiati ( Camerino 1861 - Parigi 1916). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime.
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Serafino Macchiati nacque a Camerino, nelle Marche, il 17 gennaio 1861, in un'epoca di grandi cambiamenti per l'Italia, che quell'anno avrebbe celebrato l'Unità. La sua vita e la sua arte si intrecciano strettamente con la storia e l'evoluzione culturale dell'Europa tra la fine del XIX secolo e l'inizio del XX secolo. La sua formazione artistica iniziò all'Accademia Clementina di Bologna, ma fu il trasferimento a Roma nel 1880 a segnare l'inizio della sua carriera. A Roma, Macchiati iniziò a lavorare come illustratore per il giornale "La Tribuna illustrata", dando prova delle sue capacità artistiche e della sua sensibilità verso le tematiche sociali e culturali del tempo. La svolta nella sua carriera avvenne nel 1898, quando l'editore Lemerre lo invitò a Parigi per illustrare la serie Romance di Paul Bourget e altre pubblicazioni periodiche. Questo trasferimento non solo ampliò il suo orizzonte artistico ma lo inserì in un contesto culturale vivace e stimolante. A Parigi, Macchiati fu ospitato da Vittore Grubicy e Giacomo Balla a Fontenay nel 1900, dove dipinse impressioni divisioniste di Parigi e dei suoi dintorni. Questo periodo fu cruciale per la sua evoluzione artistica, poiché iniziò a esplorare nuove tecniche pittoriche e a interessarsi ai movimenti artistici contemporanei. Il suo talento fu riconosciuto anche a livello istituzionale, tanto che fu nominato cavaliere dell'Ordine della Corona d'Italia. Macchiati illustrò anche un'edizione della Divina Commedia di Dante e dipinse due tele sulle esperienze spiritualiste, "Le visionnaire" e "Scena spiritica", dimostrando il suo interesse per il paranormale e l'occulto. Questi temi riflettono la fascinazione dell'epoca per lo spiritismo e l'esplorazione dei confini tra scienza, religione e arte. La sua partecipazione alla Biennale di Venezia del 1922, con una mostra individuale, segnò il riconoscimento del suo contributo all'arte italiana. Tuttavia, nonostante il successo, Macchiati rimase una figura relativamente oscura fino a tempi recenti, quando il suo lavoro è stato riscoperto e rivalutato, soprattutto per il suo ruolo nel movimento artistico che esplorava l'intersezione tra arte, letteratura ed esoterismo. La mostra "Serafino Macchiati: Moi et l'autre" alla Pinacoteca Comunale Carlo Servolini di Collesalvetti, Toscana, curata da Francesca Cagianelli e Silvana Frezza Macchiati, ha offerto una nuova prospettiva sul suo lavoro, mettendo in luce la sua connessione con la parapsicologia e lo spiritualismo. Questa mostra ha esplorato le frontiere dell'impressionismo tra l'euforia della Belle Époque e i drammi della psiche, rivelando le diverse fasi della sua carriera artistica, dal paesaggismo impressionista e divisionista all'esplorazione del paranormale, dell'occulto e delle sedute spiritiche. La corrispondenza tra Macchiati e Grubicy, conservata al MART di Rovereto, è stata fondamentale per comprendere la relazione di Macchiati con altri artisti interessati allo spiritualismo e ad altre forme di alternativa, come Gaetano Previati e Giacomo Balla. Questi scambi epistolari hanno rivelato l'importanza di Parigi nella vita di Macchiati, non solo come luogo di lavoro ma anche come spazio di incontro e di scambio culturale con figure chiave dell'epoca, come il poeta e attivista marxista Henri Barbusse. Il suo interesse per il crimine, i "paradisi artificiali" delle droghe, l'orrore, il paranormale e lo spiritualismo si riflette nelle sue opere, che esplorano temi oscuri e affascinanti. Questa dimensione del suo lavoro, insieme alla sua abilità nel catturare l'essenza della vita cittadina parigina con uno sguardo sociale, lo rende una figura unica nel panorama artistico del suo tempo. La mostra e le ricerche recenti hanno rivelato che non è possibile separare il "primo" dal "secondo" Macchiati: un "filo rosso" collega le diverse fasi della sua carriera, dimostrando che la sua evoluzione artistica è stata un percorso coerente, sebbene complesso e sfaccettato. La sua opera, che unisce impressionismo, divisionismo e simbolismo, riflette le tensioni e le contraddizioni di un'epoca in rapida trasformazione, offrendo una testimonianza preziosa e affascinante della ricerca artistica e spirituale di fine secolo.
CARLA ACCARDI
FRANCO ANGELI
GIACOMO BALLA
ALIGHIERO BOETTI
AGOSTINO BONALUMI
ANTONIO BUENO
ENRICO CASTELLANI
GIORGIO DE CHIRICO
FORTUNATO DEPERO
PIERO DORAZIO
TANO FESTA
GIOSETTA FIORONI
LUCIO FONTANA
PINOT GALLIZIO
RENATO MAMBOR
ACHILLE PERILLI
MICHELANGELO PISTOLETTO
ARNALDO POMODORO
MARIO SCHIFANO
GIULIO TURCATO