La Galleria Ponti compra opere e quadri del pittore Cesare Maggi ( Roma 1881 - Torino 1961). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime.
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Cesare Maggi, nato a Roma nel 1881 e deceduto a Torino nel 1961, è stato un pittore italiano di grande rilievo, particolarmente noto per il suo contributo al movimento divisionista e per le sue rappresentazioni paesaggistiche, in particolare quelle montane. Proveniente da una famiglia di attori, Maggi fu indirizzato dal padre verso gli studi classici, ma fin dalla giovane età mostrò un forte interesse per la pittura, che iniziò a coltivare sotto la guida di Vittorio Matteo Corcos a Firenze nel 1897 e successivamente con Gaetano Esposito a Napoli. Il suo esordio artistico avvenne a Firenze all'Esposizione Annuale della Società di Belle Arti nel 1898, un evento che segnò l'inizio della sua carriera. Dopo un breve soggiorno a Parigi, Maggi assistette nel 1899 a una mostra postuma di Giovanni Segantini organizzata dalla Società di Belle Arti di Milano, un'esperienza che influenzò profondamente la sua arte e lo indirizzò verso la pittura paesaggistica di carattere divisionista. Questo stile si caratterizza per la scomposizione della luce e del colore in tinte separate, una tecnica che permette di ottenere effetti di grande luminosità e vibrante cromatismo. Dopo un periodo trascorso in Engadina, Maggi si trasferì a Milano e poi definitivamente a Torino, dove la collaborazione con la galleria d'arte di Alberto Grubicy de Dragon gli permise di affermarsi rapidamente come uno dei principali esponenti della seconda generazione di pittori divisionisti in Italia. Le sue opere, principalmente paesaggi montani, si distinguevano per la loro chiarezza e per l'attenzione agli aspetti percettivi della riflessione della luce e del colore, sebbene fossero prive della profondità spirituale tipica delle opere di Segantini. Maggi partecipò a numerose esposizioni italiane ed europee, e nel 1912 la Biennale di Venezia gli dedicò un'intera sala. Durante lo stesso decennio, si dedicò anche alla ritrattistica, ma la sua opera matura si concentrò su una maggiore semplificazione dei soggetti, prevalentemente paesaggi. Nel 1936 ottenne la cattedra di pittura presso l'Accademia Albertina di Torino, riconoscimento della sua statura nel panorama artistico italiano. La sua produzione artistica, ricca e variegata, comprende non solo paesaggi ma anche ritratti, nature morte e marine. Maggi non abbandonò mai completamente le vedute d'alta montagna, che rimasero uno dei temi centrali della sua arte. Le sue opere sono caratterizzate da una tecnica pittorica che fa ampio uso di impasti e larghi tocchi di colore, e che nel corso degli anni si è evoluta verso una maggiore sintesi formale e cromatica. Tra i suoi lavori più noti si annoverano "Prima neve", conservato nella Galleria d'Arte Moderna di Roma, e "Ma il sole splende", nella sede della Banca d'Italia. Questi dipinti, insieme a molti altri, testimoniano la sua abilità nel catturare la luce e l'atmosfera delle montagne, guadagnandogli il soprannome di 'artista della montagna'. La sua quotazione sul mercato dell'arte rimane elevata, e le sue opere sono ricercate sia da collezionisti privati che da istituzioni pubbliche. La sua eredità artistica continua a essere celebrata attraverso esposizioni e studi critici che ne esaminano il contributo al divisionismo e alla pittura paesaggistica italiana. Cesare Maggi è stato un artista che ha saputo interpretare e trasmettere la bellezza del paesaggio naturale attraverso la sua arte, lasciando un'impronta indelebile nella storia dell'arte italiana. La sua vita e la sua opera sono esempi di come la passione e la dedizione possano portare a risultati di grande valore artistico e culturale.
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