La Galleria Ponti compra opere e quadri del pittore Alberto Magnelli ( Firenze 1888 - Meudon 1971). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime.
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Alberto Magnelli nasce a Firenze il 1 luglio 1888, in una città ricca di storia e cultura che influenzerà profondamente il suo percorso artistico. Nonostante non abbia ricevuto una formazione artistica formale, Magnelli inizia a dipingere nel 1907, dimostrando fin da subito un talento e una passione che lo porteranno a diventare uno dei pittori moderni italiani più significativi del XX secolo. La sua carriera artistica prende avvio nel 1909, quando le sue opere vengono esposte per la prima volta alla Biennale di Venezia, un evento che segna l'inizio del suo riconoscimento nel panorama artistico italiano. Inizialmente, il suo stile è influenzato dal Fauvismo, ma la sua continua ricerca e sperimentazione lo portano a esplorare e ad adottare elementi del Cubismo e del Futurismo, movimenti che dominavano la scena artistica europea all'epoca. Durante i suoi soggiorni a Parigi, Magnelli entra in contatto con alcuni dei più importanti artisti e intellettuali del tempo, tra cui Guillaume Apollinaire, Pablo Picasso, Fernand Léger e Alexander Archipenko. Queste interazioni sono fondamentali per la sua evoluzione artistica, portandolo a sperimentare con l'astrattismo e a sviluppare uno stile unico che incorpora elementi cubisti e futuristi. Tuttavia, con l'avvento del Fascismo in Italia, Magnelli si allontana dall'avanguardia italiana, che inizia a mostrare simpatie per il regime. Questo periodo di distacco lo porta a riscoprire l'astrazione, orientandosi verso l'arte concreta, caratterizzata dall'uso di forme geometriche e piani sovrapposti. Nel 1931, si trasferisce a Parigi, dove entra a far parte del gruppo Abstraction-Création e stringe amicizia con artisti come Wassily Kandinsky, Jean Arp e Sophie Taeuber. La Seconda Guerra Mondiale rappresenta un periodo difficile per Magnelli e la sua futura moglie, Susi Gerson, che si rifugiano a Grasse insieme ad altri artisti. Nonostante le difficoltà, questo periodo è anche di grande creatività, e Magnelli continua a produrre opere significative in collaborazione con altri artisti. Dopo la guerra, Magnelli torna a Parigi, dove diventa una figura chiave del movimento dell'arte concreta nel dopoguerra, influenzando artisti come Victor Vasarely e Nicolas de Staël, nonché il movimento dell'arte concreta in Sud America. La sua opera viene riconosciuta e celebrata con mostre personali e retrospettive in importanti gallerie e musei in tutto il mondo, tra cui la Biennale di Venezia, la Biennale di San Paolo, il Palazzo delle Belle Arti di Bruxelles e il Kunsthaus di Zurigo. Alberto Magnelli muore il 20 aprile 1971 a Meudon, nei pressi di Parigi, lasciando un'eredità artistica di grande importanza. La sua capacità di sintesi tra le diverse correnti artistiche del XX secolo e la sua incessante ricerca di un linguaggio espressivo originale lo hanno reso uno dei protagonisti dell'astrattismo internazionale. La sua opera continua a essere esposta e studiata, testimoniando il suo contributo fondamentale alla storia dell'arte moderna.
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