La Galleria Ponti compra opere e quadri del pittore Matilde Malenchini ( 1790 - 1858). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime.
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Matilde Malenchini, nata Meoni il 3 dicembre 1779 a Livorno, è stata una pittrice italiana rinomata per i suoi ritratti e dipinti di genere in stile accademico. La sua vita, segnata da talento, avversità e una serie di eventi tumultuosi, riflette la complessità e la ricchezza dell'esperienza umana, tanto da renderla una figura affascinante nella storia dell'arte italiana. Matilde sposò a soli 16 anni Vincenzo Francesco Malenchini, un pittore e musicista. Nonostante la loro separazione avvenuta poco dopo, Matilde decise di mantenere il cognome del marito per il resto della sua vita. Questo evento segnò l'inizio di un percorso personale e artistico che la vide emergere come una delle pittrici più talentuose del suo tempo. Nel 1807, Matilde entrò all'Accademia di Belle Arti di Firenze, dove studiò sotto la guida di Pietro Benvenuti. Durante questi anni, per pratica e per guadagno, copiò le opere dei vecchi maestri italiani e olandesi presso la Galleria degli Uffizi. La sua abilità nel replicare le opere dei maestri dimostrò non solo la sua tecnica raffinata ma anche la sua profonda comprensione dell'arte. Nel 1811, grazie a una borsa di studio annuale di quattro anni concessa da Elisa Bonaparte, la Granduchessa di Toscana, Matilde si trasferì a Roma per studiare presso la Pontificia Accademia Romana delle Belle Arti di San Luca. A Roma, incontrò il Governatore francese degli Stati Pontifici, il Generale Francois de Mollis, un collezionista d'arte che acquistò 18 dei suoi dipinti e la aiutò a stabilire uno studio nel convento di Trinità dei Monti. Durante il suo soggiorno a Roma, Matilde lavorò con studenti dell'Academie Francaise che vivevano nella Villa Medici, così come con gli artisti emergenti italiani Antonio Canova e Vincenzo Camuccini. Nel 1815, fu nominata Professore di Merito presso l'Accademia di San Luca e nello stesso anno Camuccini dipinse il suo ritratto, segnando il culmine della sua carriera produttiva a Roma. Tuttavia, la vita di Matilde non fu priva di difficoltà. Nel 1820, fu costretta a lasciare Roma e si stabilì a Firenze, dove fu nominata professore onorario all'Accademia. La sua relazione con Louis de Potter, uno scrittore belga, la portò a vivere una vita bohémien e a viaggiare tra Firenze, Parigi e Bruxelles. Nonostante le difficoltà, tra cui la lotta per ottenere l'annullamento del suo primo matrimonio e le sfide finanziarie, Matilde continuò a dipingere, rivolgendo la sua attenzione principalmente al ritratto per sostenersi. Nel 1855, all'età di 76 anni, Matilde fu accusata di aver spinto una delle sue cameriere fuori da una finestra dopo averla sorpresa a rubare. Fu condannata a tre anni e mezzo di detenzione, ma la sentenza fu in seguito ribaltata, anche se poi reintegrata nel 1857. Uno dei suoi ultimi dipinti raffigura l'interno della prigione di Firenze, un'opera che testimonia la sua resilienza di fronte alle avversità. Matilde Malenchini morì il 8 settembre 1858 a Fiesole, lasciando dietro di sé un'eredità artistica che continua a essere celebrata per la sua profondità emotiva, la sua tecnica impeccabile e la sua capacità di catturare l'essenza umana attraverso il ritratto. La sua vita e la sua opera rimangono un esempio ispiratore di come l'arte possa trascendere le circostanze personali e parlare all'umanità attraverso i secoli.
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