La Galleria Ponti compra opere e quadri del pittore Giuseppe Manzone ( Asti 1887 - 1983). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime.
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Giuseppe Manzone fu un pittore italiano nato ad Asti il 17 giugno 1887 e deceduto a Torino il 22 luglio 1983. La sua vita e la sua arte si intrecciano strettamente con la storia culturale e artistica del Piemonte, regione che ha influenzato profondamente il suo percorso creativo. Manzone iniziò il suo apprendistato artistico presso lo studio del pittore Arri. La sua formazione proseguì all'Accademia Albertina di Torino, dove fu allievo di Giacomo Grosso, un artista di spicco dell'epoca. Nel 1909, Manzone si trasferì a Firenze per completare i suoi studi, città che all'epoca era un importante centro culturale e artistico. Durante la sua carriera, Manzone si dedicò principalmente alla pittura ad olio, ma non disdegnò l'uso di altre tecniche. Le sue opere spaziano da paesaggi a nature morte, da ritratti a scene di vita quotidiana. Tra i suoi soggetti prediletti vi sono i paesaggi piemontesi, che egli raffigurava con una sensibilità particolare per la luce e l'atmosfera. La sua pittura è caratterizzata da una forte componente realista, con una tendenza alla rappresentazione fedele e dettagliata dei soggetti. Manzone partecipò a numerose mostre e ricevette riconoscimenti per il suo lavoro. Le sue opere sono state esposte in varie gallerie e sono entrate a far parte di collezioni private e pubbliche. Tra i suoi dipinti più noti vi sono "Marina ad Alassio" (1953), "Vendemmia", e "Angolo tranquillo" (1943), quest'ultimo un olio su compensato che riflette la sua capacità di cogliere la serenità e la bellezza nelle scene di vita rurale. Nonostante la sua attività artistica fosse radicata nella tradizione, Manzone non rimase indifferente alle correnti artistiche contemporanee. Si dice che dipingesse i pioppi e si indignasse per i lavori astratti del suo allievo, segno di un dialogo, seppur critico, con le nuove tendenze dell'arte. Giuseppe Manzone è stato anche un maestro per altri artisti, trasmettendo la sua conoscenza e la sua passione per la pittura. Tra i suoi allievi si annoverano pittori che hanno poi proseguito il cammino nell'arte, portando con sé l'influenza del loro insegnante. La sua vita fu segnata da un profondo legame con la provincia, come si evince dal titolo di un libro a lui dedicato: "Giuseppe Manzone. La provincia come scelta". Questo legame si rifletteva nella sua arte, che pur essendo di respiro ampio e moderno, non dimenticava mai le sue radici e la sua terra d'origine. Manzone visse un'epoca di grandi cambiamenti, attraversando due guerre mondiali e assistendo alla trasformazione del paesaggio artistico italiano. Nonostante ciò, rimase fedele alla sua visione artistica, continuando a dipingere fino alla sua morte nel 1983. Oggi, Giuseppe Manzone è ricordato come uno dei pittori piemontesi più significativi del XX secolo. Le sue opere continuano a essere apprezzate per la loro qualità e per la capacità di trasmettere l'essenza del paesaggio e della vita piemontese. La sua eredità artistica vive nelle collezioni d'arte e nelle aste, dove i suoi dipinti sono ricercati da collezionisti e ammiratori dell'arte figurativa italiana.
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