La Galleria Ponti compra opere e quadri del pittore Salvatore Marchesi ( Parma 1852 - 1926). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime.
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Salvatore Marchesi nacque a Parma nel 1852 e visse fino al 1926, lasciando un'impronta significativa nel mondo dell'arte italiana, principalmente attraverso le sue rappresentazioni interne di chiese. La sua formazione artistica iniziò a Parma, dove si diplomò nel 1871 con un diploma nell'insegnamento del disegno. Successivamente, la sua carriera prese una svolta decisiva quando si trasferì a Roma per assistere nell'insegnamento dei corsi di Geometria Descrittiva presso l'Università, un'esperienza che gli permise di affinare ulteriormente le sue abilità e di iniziare a praticare l'arte. Nel 1873, Marchesi ottenne un riconoscimento significativo quando espose alla Accademia di Brera. Il suo dipinto, che ritraeva il coro della chiesa di San Giovanni di Parma, fu premiato con il Premio Principe Umberto, un onore che segnò l'inizio di una serie di successi. La sua reputazione crebbe ulteriormente quando vinse un premio all'Esposizione Internazionale del Centenario di Filadelfia nel 1876, lo stesso anno in cui fu nominato associato onorario dell'Accademia di Belle Arti di Parma. Le sue opere furono esposte anche a Napoli nel 1877, alcune delle quali furono selezionate dal Ministero per l'Esposizione Internazionale di Parigi del 1878, ottenendo per lui il titolo di Associato Onorario della Società Cooperativa degli Artisti Romani. Marchesi continuò a esporre le sue opere in importanti mostre, tra cui la Mostra Nazionale di Torino nel 1884, dove presentò una tela intitolata "Prime note", acquisita successivamente dal Museo Civico Revoltella di Trieste. La sua carriera accademica prese una svolta significativa quando, tra il 1881 e il 1885, divenne professore presso la Scuola d'Arte di Brescia, per poi essere nominato direttore. Nel 1886, vinse il concorso per la cattedra di Prospettiva presso l'Istituto Reale di Belle Arti di Palermo, dove pubblicò una guida all'insegnamento del disegno prospettico intitolata "Principii fondamentali di prospettiva lineare esposti con nuovi metodi per facilitare all'artista la ricerca del vero". Durante la Mostra Artistica di Palermo, Marchesi espose opere come "I bibliofili", "In coro" e "La Zisa", che dimostravano la sua abilità nel catturare la complessità e la bellezza degli interni architettonici. La sua tecnica e la sua attenzione ai dettagli gli valsero il rispetto e l'ammirazione sia dei suoi contemporanei che delle generazioni future. Oltre alla sua carriera come pittore e insegnante, Marchesi contribuì significativamente alla cultura artistica italiana attraverso le sue pubblicazioni e il suo impegno nell'educazione artistica. La sua guida alla prospettiva lineare è solo un esempio del suo desiderio di condividere la sua conoscenza e di facilitare l'apprendimento degli artisti emergenti. La vita e l'opera di Salvatore Marchesi sono un testimone della ricca tradizione artistica italiana e del suo contributo al patrimonio culturale del paese. Le sue rappresentazioni di interni di chiese non solo catturano la bellezza architettonica, ma trasmettono anche un senso di spiritualità e tranquillità, invitando lo spettatore a riflettere sulla storia e sull'arte. Marchesi rimane una figura influente nell'arte italiana, la cui eredità continua a ispirare artisti e ammiratori dell'arte in tutto il mondo.
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