La Galleria Ponti compra opere e quadri del pittore Andrea Marko ( Vienna 1826 - Firenze 1895 ). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime.
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Andrea Markò, noto anche come András Markó, fu un pittore ungherese naturalizzato italiano, nato a Vienna nel 1824 e deceduto nel 1895 a Palaia. Figlio di Károly Markó il Vecchio, un rinomato pittore di paesaggi, Andrea fu avviato alla pratica artistica fin dalla giovane età, seguendo le orme del padre e del fratello maggiore, Károly Markó il Giovane, anch'egli pittore di paesaggi di fama. La famiglia Markó si trasferì in Italia nel 1832, e fu in questo paese che Andrea trovò la sua principale fonte di ispirazione e il luogo in cui avrebbe trascorso gran parte della sua vita. In Italia, Andrea iniziò a esporre le sue opere nella seconda metà del XIX secolo, guadagnandosi un posto di rilievo nel panorama artistico dell'epoca. Andrea Markò fu allievo del padre e si dice che abbia studiato anche con Carl Rahl presso l'Accademia di Belle Arti di Vienna. La sua formazione artistica fu quindi solida e gli permise di sviluppare uno stile personale, pur rimanendo fedele alla tradizione paesaggistica che caratterizzava la sua famiglia. Le sue opere sono note per la rappresentazione di paesaggi in olio che spaziano attraverso diverse parti d'Europa, con una particolare predilezione per l'Italia e la Russia. I suoi dipinti sono caratterizzati da una colorazione terrosa e spesso raffigurano vasti paesaggi con figure o animali minuti, che contribuiscono a dare un senso di grandiosità e maestosità alla natura. Andrea Markò fu un artista prolifico e le sue opere ebbero un notevole successo, tanto da essere vendute anche nelle Americhe. Tra i suoi dipinti più noti si ricordano "I cavallari maremmani", premiato all'Esposizione di Firenze del 1860, e "Veduta delle Cave di Carrara", che gli valse una medaglia all'Esposizione Internazionale di Vienna nel 1873. Altre opere degne di nota includono "Paese alpestre", "Una vallata", "Una carovana di Samoyedi", "Boscaglia", "Una nevicata in Russia", "Le rovine di Taormina" e "Paesaggi italiani". Il contributo di Andrea Markò al movimento artistico della Scuola di Staggia fu significativo. Questo gruppo di pittori, che includeva anche Serafino De Tivoli, Emilio Donnini, Carlo Ademollo, Lorenzo Gelati, Francesco Saverio Altamura e Alessandro La Volpe, si ispirava allo stile dei Macchiaioli e si concentrava sulla rappresentazione dei paesaggi rurali intorno a Siena. Per il suo talento e la sua influenza, Andrea Markò fu nominato professore in diverse accademie, tra cui quelle di Firenze, Urbino, Milano e della Società degli Acquarellisti di Bruxelles. La sua carriera fu coronata da numerosi riconoscimenti e la sua arte continua ad essere apprezzata per la capacità di catturare l'essenza del paesaggio naturale. La vita di Andrea Markò fu interamente dedicata all'arte, e il suo lascito è ancora oggi visibile nelle collezioni di musei e gallerie. La sua morte nel 1895 segnò la fine di un'era per la pittura paesaggistica, ma il suo impatto e la sua visione artistica continuano a influenzare le generazioni di pittori che sono venute dopo di lui.
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