La Galleria Ponti compra opere e quadri del pittore Guido Meineri ( Cuneo 1869 - Montese 1944). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime.
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Guido Meineri nacque a Cuneo il 27 maggio del 1869, in una famiglia di origini monregalesi (Mondovì) trasferitasi a Cuneo poiché il padre, un geometra, era stato nominato Perito del Tribunale locale. La sua formazione artistica iniziò giovanissimo all'Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, dove ebbe come maestri due illustri personaggi dell'epoca: Andrea Gastaldi e P.C. Gilardi. Questo periodo formativo fu fondamentale per lo sviluppo del suo stile e della sua tecnica pittorica. Meineri si distinse per una pittura ricca di toni grigio perlacei e atmosfere rosate, cariche di una poetica liricità che rifletteva una profonda commozione spirituale. La sua arte era caratterizzata da una visione immersa in un'atmosfera mistica e trasognata, che si manifestava attraverso composizioni in cui burattini, bambolotti, alzatine di vetro e ceramiche di ogni genere si mescolavano, creando scenari di grande fascino. Nel corso della sua carriera, Meineri partecipò a numerose esposizioni e mostre, sia in Italia che all'estero. Fu presente con le sue opere all'Esposizione Internazionale di Torino nel 1910, evento che coincise con un momento felice della sua vita personale, segnato dalla nascita del figlio Giorgio, che in seguito seguì le orme del padre diventando anch'egli un pittore di talento. Nel 1939, le opere di Meineri furono esposte alla 5° Mostra del Mare a Genova e, l'anno successivo, partecipò per l'ultima volta alla Promotrice di Torino, dove era stato quasi sempre presente fin dal 1887. La sua produzione artistica attraversò diverse fasi, dalla pittura realista a sfondo sociale degli ultimi anni dell'Ottocento e del primo Novecento, al breve periodo divisionista, fino ad avvicinarsi a un tipo di pittura più intimista e personale negli ultimi anni. Tra le sue opere più note si ricordano "La festa delle streghe" (1910), "La casa sul fiume" (1915), "Composizione con burattino" e "Composizione con topolino", queste ultime conservate rispettivamente a Genova e a Cuneo in collezioni private. Dopo la sua morte, avvenuta il 12 dicembre 1944 a Montese, la sua arte è stata celebrata in numerose mostre postume, tra cui una particolarmente significativa fu allestita a Genova, dove furono esposte 45 opere pittoriche e 10 disegni eseguiti tra il 1942 e il 1944. In questa occasione, Giovanni Paganelli, nella presentazione del catalogo della mostra, sottolineò come i dipinti di Meineri, concepiti ed eseguiti tra le tristezze e le angosce, fossero improntati a una serenità dolcemente melanconica e comunicativa. La figura di Guido Meineri rimane un esempio di artista profondamente legato alla sua terra e al suo tempo, capace di esprimere attraverso la sua arte un universo emotivo ricco e complesso. La sua eredità artistica continua a essere apprezzata e studiata, testimoniando l'importanza del suo contributo al panorama artistico italiano tra la fine dell'Ottocento e la prima metà del Novecento.
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