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Giuseppe Mentessi, nato il 29 settembre 1857 a Ferrara, è stato un artista italiano noto per i suoi paesaggi e vedute, nonché per il suo impegno nell'insegnamento e nelle questioni sociali. La sua vita e la sua arte sono state profondamente influenzate dalle esperienze personali e dal contesto storico in cui visse. Mentessi perse il padre Michele, un commerciante, all'età di sette anni, un evento che lo costrinse a contribuire al sostentamento della famiglia. Nonostante le difficoltà economiche, riuscì a frequentare le lezioni di disegno presso la Scuola Civica d'Arte di Ferrara, mostrando fin da giovane un notevole talento artistico. Successivamente, grazie a una borsa di studio statale, poté iscriversi all'Accademia di Belle Arti di Parma, dove fu allievo di Giacomo Giacopelli. Nel 1877, Mentessi si trasferì a Milano per completare i suoi studi presso l'Accademia di Brera, dove studiò prospettiva con Luigi Bisi e frequentò un corso di architettura e scenografia tenuto da Carlo Ferrario, noto per il suo lavoro con Giuseppe Verdi. A Brera, Mentessi divenne assistente di Luca Beltrami, professore di disegno architettonico e geometria elementare, e nel 1880 gli fu affidata una classe di geometria, che tenne fino al 1912. La sua carriera artistica prese slancio nel 1882, quando iniziò a partecipare alle esposizioni annuali dell'Accademia di Brera. Nel 1887 pubblicò il suo primo testo, "Raccolta di motivi decorativi per l'insegnamento del chiaroscuro nelle scuole", che gli valse la cattedra di pittura paesaggistica. Nel 1907 succedette a Ferrario come insegnante di prospettiva, posizione che mantenne fino al 1923. Mentessi si dedicò a rendere le sue lezioni accessibili a persone di classe operaia e veterani di guerra. Le prime opere di Mentessi furono influenzate dal movimento Scapigliatura, ma in seguito integrò elementi dell'Art Nouveau. Nel 1895 fu invitato alla prima Biennale di Venezia, dove presentò "Panem Nostrum Quotidianum", un'opera di coscienza sociale che affrontava il flagello della pellagra nelle campagne. Nel 1899 espose un'opera che raffigurava il massacro di Bava Beccaris, dimostrando il suo impegno verso temi di attualità e giustizia sociale. Mentessi collaborò anche con scrittori come Neera, Gerolamo Rovetta e Berto Barbarani, creando illustrazioni per i loro libri. Il suo lavoro decorativo includeva progetti per la Villa Facheris a Inzago, la Villa Paradiso a Montesiro e le cappelle nei cimiteri di Lenno e Verderio. La sua opera più ampia fu una serie di santi per la Basilica di San Babila. Dopo il suo ritiro ufficiale nel 1924 e la nomina a Professore Emerito, Mentessi si dedicò esclusivamente alla pittura paesaggistica fino alla sua morte, avvenuta il 14 giugno 1931 a Milano. Fu sepolto nel Cimitero Monumentale della Certosa a Ferrara, accanto a sua madre, in una tomba progettata dal suo ex collega Beltrami. Le opere di Mentessi sono esposte in varie gallerie e musei, tra cui il Museo dell'Ottocento a Ferrara, la Galleria d'Arte Moderna a Venezia e la Galleria Nazionale d'Arte Moderna a Roma. La sua arte è stata definita "di sentimento" per la capacità di evocare amore, dolore e pietà attraverso le sue tele, che spesso trasmettono un'intensa carica emotiva. Mentessi fu anche un personaggio di spicco nel vivace ambiente culturale progressista di Milano, partecipando a iniziative promosse da figure come Luigi Majno ed Ersilia Bronzini e contribuendo alla fondazione dell'Unione Femminile Nazionale. Il suo impegno filantropico si estese anche alla direzione della Scuola d'arte applicata presso l'Istituto di rieducazione fisica dei Mutilati di guerra. La sua notorietà artistica crebbe con opere come "Ora triste", esposta alla Triennale di Milano nel 1891, e "Lacrime", un'opera piena di sentimento e commozione. Fu un espositore assiduo alle Biennali di Brera dal 1895 al 1914 e partecipò a mostre internazionali, guadagnandosi riconoscimenti e premi per il suo contributo all'arte. Giuseppe Mentessi rimane una figura emblematica dell'arte italiana tra Ottocento e Novecento, un artista che ha saputo coniugare la pittura con l'espressione dei sentimenti e l'impegno sociale, lasciando un'eredità duratura nel mondo dell'arte.
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