La Galleria Ponti compra opere e quadri del pittore Giovanni Migliara ( Alessandria 1785 - Milano 1837). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime.
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Giovanni Migliara fu un pittore e scenografo italiano, nato ad Alessandria il 15 ottobre 1785 e deceduto a Milano il 18 aprile 1837. Figlio di un ebanista, Migliara crebbe in un ambiente modesto, ma nonostante le umili origini, riuscì a emergere come uno dei più raffinati artisti del suo tempo, specializzandosi in vedute, miniature e pittura storica. La sua formazione artistica iniziò con un apprendistato presso lo scultore Giuseppe Maria Bonzanigo a Torino, dove apprese le basi dell'arte. Successivamente, Migliara si trasferì a Milano per studiare all'Accademia di Brera sotto la guida di Giocondo Albertolli. La sua carriera prese avvio nel mondo del teatro come scenografo, lavorando al Teatro Carcano nel 1804 e poi alla celebre Scala di Milano dal 1805 al 1809, sotto la direzione di Alessandro Sanquirico. La sua vita subì una svolta quando fu colpito da una grave malattia polmonare che lo costrinse a interrompere il lavoro nel teatro. Durante il periodo di convalescenza, Migliara si dedicò alla pittura di miniature, utilizzando diverse tecniche e supporti come l'acquerello, l'olio su tela, seta e avorio. Nel 1812, fece il suo ritorno nel mondo dell'arte esponendo quattro vedute alla Brera Academy, che gli valsero il favore e l'apprezzamento dell'aristocrazia milanese. Nonostante il dominio dei pittori neoclassici come Andrea Appiani e Luigi Sabatelli, Migliara rimase fedele ai temi storici e alla sottigliezza medievale del romanticismo. La sua tecnica migliorò notevolmente e la scelta dei soggetti, insieme alla qualità del suo lavoro, lo resero un artista molto richiesto. Nel 1822, fu nominato professore all'Accademia di Brera e nel 1833 divenne pittore di corte per il re Carlo Alberto di Sardegna, dopo essere stato insignito dell'Ordine Civile di Savoia. Oltre alle sue tele storiche, Migliara produsse numerose vedute di interni di chiese in uno stile topografico. Tra le sue opere più note ci sono "Veduta di Venezia", "Vista del Chiostro della Basilica di Sant'Antonio di Padova" e "Interno della Cattedrale di Milano". Fu anche autore del "Trattato di geometria descrittiva", pubblicato nel 1813. Tra i suoi allievi si annoverano figure di spicco come Giovanni Renica di Brescia, Luigi Bisi e Federico Moja. Le sue opere furono apprezzate non solo in Italia ma anche all'estero, e oggi sono esposte in importanti gallerie e musei. Migliara fu anche un innovatore nel suo campo, adottando l'uso della camera oscura per replicare dipinti prospettici, una tecnica che aveva radici nei maestri come Canaletto e Bellotto. Questo gli permise di creare vedute di notevole precisione e dettaglio, che ancora oggi sono apprezzate per la loro qualità e per l'atmosfera che riescono a evocare. La sua vita fu segnata da un costante impegno nell'arte, nonostante le sfide poste dalla sua salute. La sua dedizione e il suo talento lo portarono a diventare uno dei maggiori interpreti della veduta prospettica in Italia, lasciando un'eredità duratura nel mondo dell'arte. Giovanni Migliara morì a Milano il 18 aprile 1837, lasciando dietro di sé un corpus di opere che continuano a testimoniare la sua maestria e la sua sensibilità artistica. La sua vita e il suo lavoro sono stati oggetto di studi e mostre, e la sua figura rimane un punto di riferimento importante per la comprensione dell'arte del paesaggio e della veduta nel periodo romantico.
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