La Galleria Ponti compra opere e quadri del pittore Filiberto Minozzi ( Verona 1877 - Milano 1936). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime.
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Filiberto Minozzi nacque a Verona il 9 luglio 1877 e morì a Milano il 5 febbraio 1936. Fu un pittore italiano che si distinse principalmente per la sua adesione al divisionismo, una corrente pittorica che si sviluppò in Italia verso la fine del XIX secolo, influenzata dal puntoillismo francese. Questa tecnica si caratterizza per l'uso di piccole pennellate di colore puro che, osservate da lontano, si fondono nell'occhio dell'osservatore, creando effetti di luce e colore di grande intensità e vibrante bellezza. Minozzi si trasferì dalla sua città natale, Verona, a Milano per frequentare l'Accademia di Brera, dove fu allievo di Giuseppe Mentessi, un importante esponente del simbolismo italiano, e dove ebbe l'opportunità di conoscere e lavorare con Giovanni Segantini, uno dei massimi esponenti del divisionismo. Queste esperienze furono fondamentali per la formazione artistica di Minozzi, che iniziò a dedicarsi al paesaggio, genere che avrebbe caratterizzato gran parte della sua produzione artistica. Già da giovane, Minozzi dimostrò un notevole talento. A soli tredici anni, conseguì un riconoscimento per le sue capacità artistiche, segno precoce della sua dedizione e del suo futuro successo nel campo dell'arte. Durante la sua carriera, Minozzi si dedicò principalmente al paesaggio, trovando ispirazione nella natura e nelle varie regioni italiane, in particolare nei paesaggi liguri e lombardi. La sua abilità nel catturare la luce e l'atmosfera di questi luoghi attraverso la tecnica divisionista gli valse l'apprezzamento sia della critica che del pubblico. Oltre alla pittura, Minozzi si dedicò anche al restauro, lavorando su molte opere di gallerie pubbliche e collezioni private. Questa attività gli permise di studiare da vicino le tecniche dei grandi maestri del passato, arricchendo ulteriormente la sua comprensione dell'arte e della pittura. Nonostante la sua morte prematura a Milano nel 1936, l'eredità artistica di Filiberto Minozzi continua a vivere. Le sue opere sono state esposte in numerose mostre e fanno parte di collezioni pubbliche e private. La sua dedizione al divisionismo e la sua capacità di trasmettere emozioni profonde attraverso il paesaggio lo hanno reso una figura di spicco nella storia dell'arte italiana. La vita e l'opera di Filiberto Minozzi sono state oggetto di studio e ammirazione anche dopo la sua morte. Nel 1942, il professor Giovanni Mariacher, allora Ispettore dei Musei e della Galleria d'Arte Moderna di Venezia, tracciò un profilo dell'artista, sottolineando l'importanza del suo contributo al panorama artistico italiano. Oggi, Minozzi è ricordato come un pittore raro sul mercato dell'arte, le cui opere, quando disponibili, sono molto ricercate da collezionisti e appassionati. In conclusione, Filiberto Minozzi è stato un artista di grande talento e sensibilità, capace di interpretare la natura e il paesaggio con una tecnica raffinata e innovativa. La sua opera, profondamente radicata nella tradizione pittorica italiana ma aperta alle influenze europee del suo tempo, rappresenta un importante capitolo nella storia dell'arte del Novecento.
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