La Galleria Ponti compra opere e quadri del pittore Domenico Miserocchi ( Ravenna 1862 - Imola 1917). Forniamo informazioni su prezzi, valore attuale di mercato, quotazioni, valutazioni e stime.
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Domenico Miserocchi, noto anche con il soprannome di "il Pastorino", fu un pittore italiano nato a Ravenna nel 1862 e deceduto a Imola, Bologna, nel 1917. La sua vita fu segnata da umili origini, essendo nato in una famiglia estremamente povera. Questa condizione non gli impedì di emergere nel campo artistico, grazie al suo talento e alla determinazione che lo caratterizzarono fin dalla giovane età. Miserocchi iniziò il suo percorso artistico come garzone nello studio di Arturo Moradei, un pittore fiorentino che si era trasferito a Ravenna e che rimase affascinato dai paesaggi della Romagna. Fu proprio Moradei a dargli il soprannome di "Pastorino", riferendosi al rustico abbigliamento che il giovane indossava. Sotto la guida di Moradei, Miserocchi iniziò a praticare l'arte e a sviluppare le sue abilità pittoriche. All'età di soli tredici anni, Miserocchi si iscrisse all'Accademia di Belle Arti di Ravenna, dove Moradei insegnava pittura. Frequentò l'accademia dal 1876 al 1882, periodo durante il quale ottenne un pensionato triennale dal comune di Ravenna per trasferirsi a Roma. Nella capitale, frequentò il Circolo Artistico e ebbe l'opportunità di incontrare e apprendere da artisti del calibro di Francesco Paolo Michetti, Antonio Mancini e Domenico Morelli. Dopo aver concluso il suo perfezionamento a Firenze, dove fu allievo di Giovanni Fattori, uno dei massimi esponenti della scuola di pittura macchiaiola, Miserocchi fece ritorno a Ravenna. Qui si dedicò principalmente alla realizzazione di ritratti e di scene popolari e paesaggi della sua terra natale. Tra le sue opere più note si ricordano "Donna che lava nel cortile di casa", "Pineta al crepuscolo" e "Cavalli in pineta", che riflettono la sua capacità di catturare l'essenza della vita rurale e la tranquillità dei paesaggi ravennati. La sua presenza fu costante nelle mostre d'arte italiane, partecipando assiduamente a quelle di Firenze dal 1889 al 1908, di Torino dal 1892 al 1908 e di Milano dal 1894 al 1906. Nel 1901, Miserocchi succedette al suo mentore Moradei nell'insegnamento di pittura presso l'Accademia di Belle Arti di Ravenna, un ruolo che mantenne fino alla sua morte. Miserocchi fu anche presente a livello internazionale, partecipando nel 1904 all'Esposizione Italiana "Italian Exhibition Earl's Court" a Londra, dove espose il dipinto "Interior of Saint Vitale, Ravenna". Questa esposizione fu organizzata dalla Italian Chamber of Commerce di Londra e rappresentò un'importante vetrina per l'artista. Le sue opere sono state oggetto di numerose aste e sono ricercate da collezionisti e gallerie d'arte. Tra i suoi lavori più significativi si annoverano "Ritratto di donna", "Ritratto di Antonietta, nipote di Giuseppe Zampiga", "Agnello istorico", "Gabbia con anatre", "Al Pineto", "Scena caricaturale con tre figure maschili in abiti religiosi" e "Vittorio Guaccimanni e due altre figure ai lati". Queste opere dimostrano la versatilità di Miserocchi e la sua abilità nel maneggiare diverse tecniche, dal pastello all'olio su tela. La vita e l'opera di Domenico Miserocchi sono testimonianza del suo legame profondo con la terra romagnola e della sua capacità di trasmettere, attraverso la pittura, le emozioni e le atmosfere della vita quotidiana e dei paesaggi che lo circondavano. Nonostante le sue umili origini, riuscì a lasciare un'impronta indelebile nel panorama artistico italiano di fine Ottocento e inizio Novecento.
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